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‘Effetto Modena’, il sindaco replica a parlamentari e consiglieri regionali

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“Se non si vuole partecipare al percorso di Effetto Modena, gli stati generali della città, lo si dica chiaramente: sarebbe una scelta politica discutibile, ma legittima. Si eviti, però, di appellarsi a presunte mancanze organizzative per nascondere la realtà: il Comune ha inviato il 25 giugno le lettere di invito per l’incontro di lunedì 12”.

Il sindaco di Modena Giorgio Pighi replica così a parlamentari e consiglieri regionali del Pdl, che hanno giustificato la loro assenza sostenendo di non essere stati invitati all’appuntamento degli stati generali.

“Sarà un caso, ma tutti i consiglieri e i parlamentari del centro sinistra hanno ricevuto l’invito, mentre tutti, proprio tutti, i consiglieri e i parlamentari del centro destra affermano di non averlo visto”, prosegue il sindaco. “Convocando un incontro in data unica, era prevedibile che non tutti potessero essere presenti e così è avvenuto per consiglieri e parlamentari del Pd, presenti numerosi, ma non nella totalità. Da tutti a nessuno, però, la differenza è tanta ed è tutta politica: chiamarsi fuori dal progetto”, aggiunge Pighi.

“D’altra parte, che senso avrebbe escludere i consiglieri e i parlamentari del centro destra, dopo che la questione è stata oggetto di dibattito in Consiglio comunale, dove il centro destra e ben rappresentato, oppure dopo la presentazione ai presidenti di Circoscrizione: ne mancava uno del centro sinistra ed era invece presente quello del centro destra. Con esponenti di Governo e assessori regionali stiamo inoltre concordando incontri diretti. E’ vero che stiamo andando di fretta, che sono stati programmati oltre 20 appuntamenti nel solo mese di luglio e che le riunioni si svolgono comunque, indipendentemente dal tipo e dal numero delle presenze”, spiega il sindaco.

In questa fase, che si conclude entro l’estate, gli stati generali si propongono, infatti, di testare metodo e contenuti per poi aprire occasioni di confronto sul futuro della città, ma anche su temi più urgenti che richiedono risposte immediate.

“Tra settembre ed ottobre – ricorda il sindaco – l’attenzione di “Effetto Modena” si concentrerà sullo Stato sociale e la sua sostenibilità per assumere impegni precisi già con il prossimo bilancio di previsione per il 2011; quasi in contemporanea, partirà il confronto sui temi dello sviluppo e del lavoro per tener conto delle esigenze urgenti del sistema economico. Entro novembre questa parte dovrà essere prossima alla conclusione”.

I temi dell’urbanistica e del capitale sociale, invece, occuperanno “Effetto Modena” nella prima parte del 2011 per concludersi in primavera. Tra giugno e luglio del prossimo anno sono previste le conclusioni generali, le riflessioni e le indicazioni per il futuro di Modena in funzione dell’avvio della fase di progettazione del nuovo piano regolatore generale della città.

“L’emergenza e l’urgenza si affrontano con il governo quotidiano, ma intendiamo aggiungere valutazioni di più ampio respiro che ci consentano di prendere oggi le decisioni giuste anche per domani, quando il nostro territorio uscirà dalla crisi. Le modalità – conclude il sindaco – dipendono anche dall’impegno che gli attori sociali metteranno in questo percorso”.