Cade il mito dell’autarchia: a Modena finalmente si estende l’utilizzo di strutture private convenzionate per molte prestazioni, per riuscire a rimanere all’interno dei tempi di attesa stabiliti per legge. Del resto pare questa l’unica strada per poter dare il servizio che i cittadini si aspettano. E questo non per una superiorità del privato, ma per un ovvio motivo di allargamento dell’offerta: l’illusione di poter gestire tutto o quasi attraverso il pubblico, ormai non ha più senso.
La questione delle liste d’attesa non poteva essere ulteriormente rimandata: stupisce che quanto sta accadendo non sia avvenuto prima in larga scala. Speriamo ora che anche per la risonanza magnetica neurologica, si possa porre rimedio per evitare attese che arrivano fino ai 4 mesi.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)