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Defranceschi (Movimento 5 stelle) su autorizzazione uso acqua sorgente Sanguineda di Vergato

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Andrea Defranceschi, capogruppo del Movimento 5 stelle, in un’interrogazione chiede chiarimenti alla Giunta regionale sullo stato delle autorizzazioni che riguardano l’acquedotto privato collegato alla sorgente anch’essa di proprietà privata che si trova nella località Sanguineda, del comune di Vergato. Oltre all’utenza della proprietaria, – ricorda – all’acquedotto sarebbero collegate “senza alcun atto autorizzativo, né assenso da parte della proprietà, numerose utenze che servono edifici realizzati illegittimamente in area di tutela ambientale e paesaggistica classificata SIC”. I collegamenti quindi – osserva Defranceschi – “sarebbero anch’essi abusivi in quanto privi di idoneo titolo di servitù”. Poiché il gruppo degli utenti in questione avrebbe fatto richiesta di concessione di derivazione di acqua pubblica per uso consumo umano, tramite un loro rappresentante, il consigliere vuole sapere dall’esecutivo regionale quale sia lo stato dei permessi richiesti.

Defranceschi osserva che “non esistendo autorizzazioni da parte della proprietaria all’allacciamento di altre utenze, il diniego doveva essere automatico. L’Area risorse idriche del Servizio tecnico bacino Reno nel luglio 2008 pare che, con propria comunicazione agli interessati, confermasse di dover procedere al diniego della concessione a tutte le utenze diverse da quelle della proprietaria della sorgente. A oggi – continua il consigliere – tale diniego pare non aver concluso il proprio iter”, in quanto nessuna comunicazione sarebbe pervenuta alla proprietaria stessa. Intanto – sottolinea – “il prelievo non autorizzato dell’acqua continua, consolidando di conseguenza un informale assenso dell’ente pubblico all’uso indiscriminato delle risorse naturali per soddisfare le esigenze di edifici oramai accertati per illeciti, già realizzati in area di tutela ambientale e che stanno provocando danni irreversibili all’ambiente e alle stesse strutture d’acquedotto mediante svuotamenti e riempimenti repentini”.

Defranceschi vuole quindi sapere “se risulti attuato il diniego alla richiesta del ‘gruppo di utenti illegittimi’ e la relativa pratica sia stata archiviata.