Il presidente della conferenza delle Regioni, nonchè governatore dell’Emilia Romagna, Vasco Errani, ha lamentato la mancanza in Italia di “un quadro di riferimento della spesa pubblica condiviso e verificato” tanto che si provvede a fornire i dati “a seconda dell’obiettivo, un pò come si faceva in Unione Sovietica”.
Errani ha partecipato in mattinata insieme ai colleghi delle Marche, Gian Mario Spacca, e dell’Umbria, Catiuscia Marini, al convegno organizzato dalla Cna dal titolo: “Una manovra che punta su tagli e nuove imposte e assai poco alla crescita dei territori. E’ questo il federalismo?”. Toni unanimi di critica, da parte dei tre governatori verso la manovra del governo colpevole, a loro dire, di gravare eccessivamente sulle Regioni. Nel suo intervento Errani ha chiesto “un’operazione di verità e trasparenza” sui conti pubblici suggerendo, poi, che “ciascun comparto proporzionalmente a cio’ che spende riduca la spesa pubblica”, con meccanismi premiali per i “comportamenti virtuosi”.
Errani ha infine ricordato che il federalismo fiscale “ha tre gambe” ovvero “costi standard, definizione dei livelli essenziali di assistenza ed un percorso che chiarisca bene chi fa che cosa, in questo Paese dove tutti vogliono fare il mestiere dell’altro”. A tal proposito si è chiesto: “Siamo sicuri che ci voglia un ministero del Turismo? Per fare buoni vacanze? O per fare spot con la voce fuori campo? Ho chiesto se l’avevano fatto in Venezuela, ma no, nemmeno Chavez?”.