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Cadelbosco di Sopra: ieri assemblea con gli allevatori del territorio

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Si è svolto ieri presso la Sala del Consiglio del Comune di Cadelbosco di Sopra un incontro, promosso da Provincia di Reggio Emilia, Arpa e Comuni di Cadelbosco di Sopra, Bagnolo in Piano, Gualtieri e Novellara, con gli allevatori del territorio per la presentazione delle attività previste nel Piano di monitoraggio relativo agli acquiferi sotterranei.

All’incontro erano presenti l’assessore provinciale all’Agricoltura, Roberta Rivi, il sindaco di Cadelbosco di Sopra, Silvana Cavalchi, gli assessori all’Ambiente di Cadelbosco, Tania Tellini, e di Gualtieri, Renzo Bergamini, la dott. Barbara Casoli, geologa della Ufficio Pianificazione del territorio della Provincia di Reggio Emilia, e il dott. Adriano Fava, dei Sistemi ambientali di Arpa Reggio Emilia, oltre ai rappresentanti di alcune associazioni di categoria degli allevatori.

Il sindaco Cavalchi ha introdotto gli argomenti, precisando che “le Amministrazioni coinvolte, attraverso le indagini approfondite già in corso, intendono arrivare alla definizione di una lettura oggettiva e completa del territorio”.

Il Piano di monitoraggio illustrato dal dott. Fava ha illustrato le azioni in atto “volte alla definizione di un quadro conoscitivo completo sulla base del quale si decideranno le eventuali azioni correttive o migliorative da intraprendere”.

L’assessore provinciale Rivi ha quindi evidenziato che “il nuovo Piano territoriale di coordinamento provinciale, recentemente approvato, ha teso a limitare e razionalizzare lo sviluppo urbano che nel corso degli anni ha portato all’avvicinamento di zone ad alta vocazione agricola a zone residenziali. La Provincia – ha spiegato l’assessore Rivi – ha partecipato al finanziamento del Piano di monitoraggio per poter agire nella piena consapevolezza per la sicurezza dei cittadini e la tutela del territorio”.

Da parte loro gli allevatori hanno chiesto espressamente che “gli studi in atto siano estremamente particolareggiati rispetto alle fonti di emissioni nocive, affinché si possano salvaguardare tutti coloro che operano in modo corretto”, precisando che “non solo gli allevamenti, ma anche gli insediamenti civili e produttivi di altro genere possono comunque impattare sulle acque superficiali e sotterranee”.

Hanno quindi rimarcato la volontà, insieme alle associazioni di riferimento, di collaborare attivamente con le amministrazioni locali, mettendo a disposizione la propria rete di conoscenze tecniche e di relazioni nei territori “per garantire il mantenimento di corretti rapporti di convivenza tra allevatori e cittadini”.

In un clima di totale fiducia e collaborazione, il sindaco Cavalchi ha concluso l’incontro, sottolineando l’importanza da parte di tutti del rispetto delle leggi e ha ringraziato gli allevatori e le loro associazioni per la disponibilità e l’impegno ad attivarsi concretamente per la tutela del territorio ad alta vocazione agricola e mantenere così forme di corretta convivenza tra attività produttive e sviluppo urbanistico.