Home Economia Cisl Sassuolo: formazione e innovazione per uscire dalla crisi

Cisl Sassuolo: formazione e innovazione per uscire dalla crisi


# ora in onda #
...............




Nonostante alcune aziende segnalino una lieve ripresa degli ordinativi, nel distretto di Sassuolo la situazione di crisi è tutt’altro che alle spalle. Nel primo trimestre 2010 sono stati posti in mobilità 316 lavoratori, mentre altre 583 persone risultano in disoccupazione; a maggio dieci aziende del comparto ceramico erano interessate da procedure di cassa integrazione straordinaria e sedici da procedure di mobilità collettiva.

«Per favorire una nuova occupazione sono necessari interventi mirati attraverso la detassazione e decontribuzione dei salari, il rafforzamento delle misure per il sostegno al reddito, la salvaguardia dei siti e distretti industriali ancora produttivi – afferma il responsabile Cisl della zona di Sassuolo, Daniele Donnarumma – Occorre moltiplicare le opportunità di inserimento nel mercato del lavoro utilizzando la leva della formazione per rafforzare le competenze dei lavoratori in relazione agli effettivi fabbisogni delle imprese».

Per quanto riguarda il rapporto con gli enti locali, pur condividendo le preoccupazioni degli amministratori locali per la riduzione dei trasferimenti previsti dalla manovra del governo, la Cisl sostiene che bisogna in tutti modi garantire un sistema di servizi sociali che tuteli le fasce deboli della popolazione e le famiglie più esposte alla crisi. «La ripresa dell’export rappresenta un segnale confortante per la nostra provincia, vista la tradizionale capacità delle nostre imprese di vendere sui mercati esteri – aggiunge Pasquale Coscia, componente della segreteria provinciale della Cisl – Tuttavia dobbiamo essere consapevoli che non siamo ancora usciti dalla crisi. Perciò, in questa fase di profonda trasformazione dei rapporti di produzione a livello internazionale, è fondamentale mantenere e rafforzare gli investimenti in ricerca e sviluppo sia nei settori produttivi storici del nostro territorio che in quelli nuovi, come le energie alternative.

Inoltre – prosegue Coscia – bisogna investire anche sulle risorse umane con politiche attive a sostegno dei lavoratori. Solo attraverso l’innovazione e l’elevata qualità dei prodotti e servizi riusciremo a mantenere quote importanti di occupazione nella nostra provincia. Per fare questo, però, – conclude il segretario Cisl – è indispensabile un sistema di grande cooperazione tra pubblico e privato in grado di innalzare la competitività territoriale».