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Modena, l’Assessore all’Istruzione Querzè: servono più insegnanti a San Damaso e Ctp


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“Rispetto alle riduzioni di organico che stanno colpendo molte scuole, a Modena risultano ancora critiche le situazioni dei Centri territoriali permanenti per l’alfabetizzazione degli adulti e quella della scuola media di San Damaso”. L’assessore all’Istruzione del Comune di Modena Adriana Querzè interviene così, auspicando che “dal Ministero non vengano confermati i tagli agli organici che hanno visto ridurre di oltre il 50% gli insegnanti del Ctp e dimezzare il numero delle classi a tempo prolungato a San Damaso”.

“Sono questi i giorni decisivi nei quali si capirà in che misura l’amministrazione scolastica è riuscita o meno a contenere i tagli che hanno colpito le nostre scuole”, prosegue l’assessore: “San Damaso e i Centri territoriali sono due situazioni alle quali teniamo in modo particolare perché, pur nella loro diversità, hanno un tratto in comune: intervengono su situazioni complesse lavorando, in modo qualificato, per sviluppare competenze e inclusione anche rispetto a soggetti deboli come gli stranieri, ai quali serve imparare l’italiano, e i ragazzini in difficoltà che, nel tempo prolungato, trovano risposta ai loro bisogni. Le richieste di intervento – aggiunge Adriana Querzè – si sono alzate con forza sia dalla comunità di San Damaso che dal Ctp. Abbiamo interessato a queste due vicende anche la Regione Emilia-Romagna, che ha attivato un tavolo tecnico con il Ministero per ottenere gli ulteriori posti che spetterebbero al nostro territorio. Lo stesso presidente Errani ha condiviso e sostenuto le nostre posizioni sulla scuola di San Damaso, riconoscendone la specificità e la valenza”.

Per quanto riguarda il Ctp, l’assessore Querzè precisa che “è stata segnalata in Regione l’anomalia della situazione modenese, unica provincia dove, contrariamente a quanto previsto da una circolare del Ministero, gli insegnanti sono stati ridotti rispetto allo scorso anno. La necessità di ripristinare gli organici di un Centro che rilascia certificazioni di competenza linguistica agli stranieri si collega al recente decreto del Ministero degli Interni che introduce i test di competenza linguistica per gli stranieri al fine di ottenere il permesso di soggiorno. Se gli stranieri per ottenere la cittadinanza devono conoscere la lingua italiana – conclude Querzè – non ha senso tagliare insegnanti proprio nei luoghi deputati a insegnarla”.