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Pesca, dalla Regione nuove risorse in arrivo dopo l’estate


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Nuove risorse in arrivo dalla Regione a sostegno delle imprese che operano nel settore della pesca. Entro settembre in particolare è previsto il bando per l’ammodernamento delle barche che stanzierà 586 mila euro, portando così a oltre 1 milione e 100 mila euro i finanziamenti a disposizione, mentre entro ottobre verrà riaperto l’avviso pubblico da oltre 1 milione di euro per il miglioramento di porti e mercati ittici.

Ma la Regione ha stanziato anche ulteriori 652 mila euro sulla graduatoria in corso di approvazione per l’acquicoltura, portando a oltre 1 milione e 500 mila euro i finanziamenti a disposizione, mentre per la commercializzazione e la trasformazione del prodotto ittico tra il 2010 e il 2011 le risorse previste arriveranno a quasi i 2 milioni di euro.

Altri bandi sono in arrivo, sempre dopo l’estate, per la pesca turismo, l’informatizzazione e la formazione degli operatori del settore. Lo ricorda l’assessore regionale all’agricoltura, attività ittiche e venatorie Tiberio Rabboni in una lettera alle associazioni di categoria, economiche e alle Marinerie per fare il punto sulla crisi che sta investendo il settore della “piccola pesca”, in particolare dopo le nuove normative europee.

Nel prossimo autunno – ricorda ancora Rabboni – la Regione presenterà “con l’obiettivo di una larga condivisione” le proprie proposte per i “piani di gestione costiera” che sono in corso di elaborazione e che dovranno in particolare favorire la piccola pesca tipica dell’Adriatico. Rabboni ricorda l’impegno della Regione Emilia-Romagna “per contrastare gli effetti della situazione di difficoltà e promuovere opportunità per il futuro del settore” e, tra le iniziative più significative, sottolinea l’istituzione dell’Unità di crisi regionale” con lapartecipazione delle Associazioni della pesca, dei sindacati e delle varie organizzazioni di settore, per “definire proposte e strategie da sottoporre al Ministero e alla Unione europea”.

In collaborazione con la Regione Veneto, che presenta problematiche per molti aspetti analoghe, la Regione Emilia-Romagna ha inoltre avviato un programma di ricerca sulla base del quale poter chiedere eventuali deroghe alla UE circa l’uso delle nuove reti, mentre recentemente è stata confermata l’adesione dell’Emilia-Romagna al Distretto della pesca dell’Alto Adriatico, cui aderisce oltre al Veneto anche il Friuli Venezia Giulia.

“Le tre Regioni – sottolinea Rabboni – hanno concordato di presentare al Ministero alcune priorità per quanto riguarda la demolizione delle barche, gli ammortizzatori sociali ai lavoratori del settore e la necessità di criteri comuni per lo sviluppo dei piani di gestione locali e per l’applicazione del Fondo europeo della Pesca 2007-2013”.