Mercoledì 28 luglio ricorre il Sessantasettesimo anniversario dell’eccidio delle officine Reggiane. Comune e Provincia di Reggio Emilia, confederazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, associazioni partigiane Anpi e Alpi-Apc, Circoscrizione Nordest, Comitato ex operai ed impiegati delle Reggiane, Comitato provinciale democratico e costituzionale e Istoreco sono i promotori delle cerimonie commemorative in ricordo di Antonio Artioli, Vincenzo Bellocchi, Nello Ferretti, Eugenio Fava, Armando Grisendi, Gino Menozzi, Osvaldo Notari, Domenica Secchi e Angelo Tanzi, le nove vittime dell’eccidio del 1943.
Le celebrazioni si svolgeranno in due momenti, alle ore 18 nell’area cortiliva della ditta Terex (ex officine ‘Reggiane’) in via Agosti 27, con la deposizione di corone sulla lapide in memoria dei caduti alla presenza delle autorità cittadine.
Interverranno il sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio, Piero Ragazzini segretario nazionale Cisl e un delegato Rsu ‘Fantuzzi-Reggiane’.
Seguirà ‘Il vento sulle labbra’, recital per voce e pianoforte dedicato ai martiri del 28 luglio 1943, con Maria Antonietta Centoducati (voce recitante) e Ovidio Bigi (pianoforte).
Alle ore 21, in piazza Domenica Secchi (via Sani – angolo via Turri) si svolgerà la presentazione del monumento dedicato ai Martiri delle Reggiane, con interventi di Franco Corradini, assessore alla Coesione e sicurezza sociale del Comune di Reggio, Nando Rinaldi direttore di Istoreco e di Annalisa Govi docente di italiano del Centro territoriale permanente (Ctp), la scuola di italiano per cittadini immigrati.
A seguire proiezione del video documentario Noi non vogliamo lavorare per la guerra realizzato da Alessandro Scillitani, una testimonianza del lavoro svolto dai partecipanti ai corsi di lingua italiana del Centro territoriale permanente di Reggio Emilia.
Un gruppo di ragazzi del Centro ha portato a termine un progetto di studio sulla storia locale, con l’intento di far conoscere la storia reggiana alle persone di altri Paesi che vengono a vivere a Reggio Emilia, per insegnare loro a leggere il presente attraverso la conoscenza di ciò che è successo prima. Il progetto ha preso il via proprio dall’intitolazione della nuova piazza a Domenica Secchi, una donna a loro sconosciuta uccisa nel 1943 durante una manifestazione alle Officine Reggiane. Con l’aiuto di Istoreco, i ragazzi hanno iniziato a ricostruire gli eventi partendo da una descrizione di quello che succedeva a quei tempi a Reggio Emilia. Hanno partecipato ad una visita guidata della città ripercorrendo in bicicletta alcuni luoghi che portano le tracce degli eventi importanti di quel periodo. Infine hanno tradotto in cinque lingue la targa che verrà affiancata al monumento che ricorda l’eccidio.
La giornata si concluderà con il concerto di Paolo Messori ‘Amarcord – un secolo di canzoni italiane’.