Il grande esodo estivo è iniziato: sulle strade italiane sono previsti, a partire dal prossimo weekend, 9 milioni di automobilisti che si riverseranno sulle nostre autostrade per raggiungere la tanto agognata meta delle vacanze. Stanchezza accumulata e un caldo da record di sicuro non giocano a favore e l’attenzione tende a calare, e i bolognesi lo sanno. Quindi, in questo periodo, a cosa faranno più attenzione gli automobilisti bolognesi alla guida? Secondo una recente indagine commissionata da Direct Line, compagnia di assicurazione auto on line, più della metà dei bolognesi (63,5%) dichiara che presterà particolare attenzione soprattutto ai movimenti dei ciclomotori e scooter.
Sono infatti le due ruote da città, insieme alle motociclette per il 42,6%, le categorie di veicoli ritenute più difficili da tenere sotto controllo per il popolo degli automobilisti vacanzieri.
Andando sulle grosse cilindrate invece, in cima alle attenzioni dei bolognesi alla guida c’è quella di mantenere maggiore distanza tra la loro auto e i SUV o i fuoristrada (30,6% degli intervistati) insieme alla categoria dei furgoni e i veicoli commerciali in genere (37,9%).
I motivi che spingono i bolognesi al volante a seguire questi accorgimenti sono molteplici: se per il 44,8% degli intervistati la pericolosità è la causa principale, per il 41,8% è perché sono troppo ingombranti, difficili da vedere per il 28,6%, e per il fatto che limitano la visuale alle altre macchine (27,3%).
Se il timore verso i Suv mette d’accordo uomini e donne, non si può dire lo stesso quando si parla di motociclette e scooter. Ad essere più preoccupate nei confronti dei ciclomotori e scooter sono infatti le donne bolognesi (75,5% rispetto al 53,5% degli uomini) e gli intervistati d’età compresa fra i 45-55 anni.
“Come è noto il rischio di incidenti nel periodo estivo aumenta” – commenta Barbara Panzeri, direttore marketing di Direct Line. “Nonostante la velocità e la mancanza di concentrazione siano le principali cause di incidenti, l’abitudine degli automobilisti italiani è però ancora troppo spesso quella di preoccuparsi maggiormente degli altri piuttosto che pensare a come condurre per primi una guida prudente e rispettosa delle regole.”