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Bretella Campogalliano-Sassuolo, Sconciaforni (Fed. Sinistra): “solo prima tratta realmente utile”


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Roberto Sconciaforni (Fed. Sinistra) ha presentato un’interrogazione in Regione in merito alla bretella Campogalliano–Sassuolo, il cui progetto è stato recentemente approvato dal Cipe con la condizione che l’opera venga realizzata nella sua interezza, “scelta che – precisa – ha avuto il significativo avallo di questa amministrazione regionale”. Sconciaforni chiede alla Giunta “per quale motivo non si è deciso di limitare l’intervento alla sola tratta realmente utile, e cioè il primo lotto, col collegamento fra sistema autostradale, tangenziale di Modena e nuovo scalo ferroviario di Marzaglia, più che sufficiente – sottolinea – a garantire l’intermodalità ed il raccordo fra le reti ferroviaria e stradale”.

In proposito il consigliere fa presente che il secondo lotto della nuova infrastruttura, cioè il collegamento con Sassuolo, “correrà ad una distanza dal fiume Secchia di 150-400 metri, in un contesto estremamente delicato sotto il profilo idrogeologico e paesaggistico”. Il tratto in questione – continua Sconciaforni – “andrà ad intercettare i corsi d’acqua del reticolo idrografico secondario, sottrarrà al fiume importanti aree di esondazione ed infine pregiudicherà irrimediabilmente i vari interventi di riqualificazione ambientale e paesaggistica realizzati o in progettazione: l’oasi di Colombarone, il percorso natura, il sistema delle Reti ecologiche, una significativa porzione del costituendo Parco regionale del fiume Secchia”.

Accanto alle considerazioni di tipo ambientale, Sconciaforni esprime poi un giudizio netto sul valore funzionale del tratto in questione. A parere del consigliere “è assolutamente evidente l’inutilità della bretella fino a Sassuolo per risolvere i problemi di traffico nel comparto ceramico”. Problemi legati “non al traffico in entrata ed uscita dal comparto, – puntualizza – ma alla logistica ed alla distribuzione, sui quali poco o nulla agirà la bretella”.

Sconciaforni vuole pertanto sapere dalla Giunta regionale “se non ritiene il fiume Secchia, le sue aree golenali e le aree di ricarica della falda acquifera beni di importanza strategica per il futuro” e, in proposito, chiede i motivi per i quali si è deciso di “sacrificarli” per la realizzazione di un’opera dalla quale – sottolinea – la collettività “non trarrà alcun beneficio”, ma di cui dovrà invece “sopportare i costi economici e ambientali”. “Come si può conciliare l’infrastruttura in questione con il progetto di realizzare il parco fluviale del Secchia?” Continua il consigliere, chiedendo inoltre alla Giunta se non consideri “la bretella Campogalliano-Sassuolo una forzatura destinata in realtà ad avvicinare il percorso di realizzazione della Modena-Lucca”. Da ultimo Sconciaforni domanda all’esecutivo se non reputi “datato” il fatto di investire ancora in autostrade ed in consumo di territorio, un comportamento – sostiene – “ancora legato a modelli di sviluppo meramente quantitativi e dissipatori di risorse, in controtendenza rispetto alle moderne istanze di tutela dell’ambiente e del territorio”.