“Benvenuti all’happy-hour San Cataldo, anche se di “happy”, considerato lo scenario, c’è veramente poco. Non sappiamo però come definire altrimenti il desolante panorama che si presenta quotidianamente nei pressi del cimitero monumentale di Modena, con decine e decine di extracomunitari dediti al beato bivacco senza soluzione di continuità”. Così il Consigliere Regionale del PDL Enrico Aimi intervenuto per commentare la “situazione che, giorno e notte, si presenta ai modenesi che circolano da quelle parti. Già – ha subito rincarato l’esponente pidiellino – dobbiamo fare i conti quotidianamente con delegazioni maghrebine a zonzo per la città con bottiglia di birra d’ordinanza al seguito; ora si aggiunge nuovamente anche la zona circostante il camposanto. La notte, poi, la distesa si trasforma da cimitero a dormitorio monumentale all’aperto. A far compagnia alle birre, spuntano poi anche i cartocci di Tavernello. Giusto per mantenere alto il livello alcolemico e di degrado imperante. E tutte le belle parole spese dai compagni per mettere la parola fine ai bivacchi? Perse per strada, tra una pedalata nei parchi e una passeggiata in via Emilia. E mentre i cittadini modenesi sono ormai giunti allo sfinimento – ha concluso Aimi – cosa fanno gli eredi del PCI? Niente, restano fermi con le braccia conserte e sorridono. Postura, questa, utile sì alla danza del sovietico Casatchok, ma dannosissima per le sorti della città”.
Home Modena Modena: il Consigliere regionale del PDL Enrico Aimi sull’applicazione delle norme anti-bivacco