Galeazzo Bignami, del PDL, in un’interrogazione segnala alla Giunta regionale la potenziale pericolosità, nel territorio del comune di Minerbio di un fosso situato fra via Ronchi e la zona industriale di Cà de Fabbri, prospiciente le abitazioni, che potrebbe essere “zona di scarico data la ben visibile e documentata presenza di anomale schiume e vene oleose”.
Il consigliere riferisce che “nonostante la convocazione di un Consiglio Comunale proprio sul posto, indetto per tranquillizzare i cittadini sulla non pericolosità del fosso, previa bonifica del sito attraverso la rimozione del canneto in cui si impigliavano i liquami, rendendosi ben visibili, molti partecipanti al Consiglio hanno comunque potuto rendersi conto dello sgradevole odore emanato dallo stesso”. Nel frattempo – aggiunge Bignami – le Guardie Ecologiche a seguito di un sopralluogo hanno redatto un verbale che è stato protocollato agli atti del Comune di Minerbio ma, nonostante la richiesta formale del gruppo consiliare ‘Cittadini di Minerbio per Minerbio’, ad oggi “non è ancora stato reso pubblico”.
Considerato che la presunta gravità della situazione, nel caso, non sarebbe limitata al solo fosso, “in quanto il flusso d’acqua proseguendo per circa 600-700 mt. sfocia nel Canale della Bruciata, che a sua volta confluisce nel torrente Savena, allargando quindi ad altri territori la sua probabile carica inquinante”, Bignami chiede quindi alla Giunta regionale di intervenire predisponendo controlli mirati al fine di chiarire l’effettiva pericolosità del fosso. Il consigliere sollecita infine la Regione ad avviare un’operazione di monitoraggio per conoscere se esistono altre situazioni equiparabili a quella del Comune di Minerbio che, specie se non risolte con tempismo, potrebbero essere dannose per la salute pubblica.