Home Regione Cgil, Cisl, Uil Scuola, e Snals E-R sulla questione degli organici nella...

Cgil, Cisl, Uil Scuola, e Snals E-R sulla questione degli organici nella scuola statale


# ora in onda #
...............




Nel pomeriggio del giorno 11 agosto si è tenuto presso l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna il previsto incontro d’informazione, per avere il quadro definitivo degli organici di fatto delle scuole della nostra regione.

Va ricordato che i sindacati del settore, già nella fase di definizione degli organici di diritto (fine Aprile 2010), avevano denunciato la mancanza di un migliaio di docenti e di circa 500 ATA, per garantire la qualità dell’offerta formativa del sistema scolastico della nostra regione.

Lo stesso dirigente dell’USR, dott. Marcello Limina, nella riunione di ieri, ha premesso che riteneva assolutamente necessario per il funzionamento della scuola regionale, pur in un quadro di razionalizzazione, 350 docenti in più per scuola primaria e secondaria e 218 in più per colmare le richieste per la scuola dell’infanzia e tale era stata la richiesta formalizzata con lettera al Ministro dell’Istruzione.

Pur in presenza di una richiesta motivata puntualmente dal dirigente regionale, ancorché ritenuta insufficiente dalle OO.SS., il ministero ha risposto concedendo solo 91 posti di docente per la scuola dell’obbligo e 0 posti per la scuola dell’infanzia.

La proposta dell’Ufficio Scolastico Regionale, condivisa dalle Organizzazioni Sindacali, a fronte di questa situazione, è stata quella di usare questa manciata di posti per sanare la situazione di classi assolutamente abnormi per numero di alunni e che devono essere sdoppiate. Ciò nonostante resteranno classi con un numero di alunni superiore a 30-32.

Per quanto riguarda il personale ATA è stato garantito un impegno dal dirigente dell’USR, per dare risposte almeno alle situazioni più drammatiche, dove la carenza di organico ATA mette in discussione la stessa apertura di alcuni plessi scolastici.

Gli scriventi sindacati, pur riconoscendo l’assunzione di responsabilità del dott. Limina per garantire la qualità della scuola statale regionale, dopo la risposta del ministro, non possono che denunciare con forza l’esito di questo taglio di organici che:

• non garantirà il funzionamento della scuola in base a quanto previsto dagli ordinamenti (insegnamento inglese nella primaria, rispetto delle norme di sicurezza, inserimento alunni disabili);

• peggiorerà in modo irreversibile la qualità della scuola della nostra regione, cancellando di fatto le esperienze più innovative e positive (tempo pieno, tempo prolungato, ecc.);

• lascerà più di 3000 bambine/i senza scuola dell’infanzia o con orario ridotto, con conseguenze sociali facilmente prevedibili;

• non garantirà il diritto allo studio per tutti i cittadini in età;

• renderà sempre più difficile il processo di inclusione e di integrazione, in particolare per gli studenti non di madre lingua italiana;

• non garantirà più la scuola dell’eguaglianza dei diritti;

• lascerà molti lavoratori precari della scuola, senza alcuna prospettiva di lavoro.

Gli scriventi sindacati, chiamano in causa e sollecitano gli Enti Locali, la Regione, le forze politiche, le organizzazioni della società civile, ad intervenire con iniziative concrete per contrastare questo vero e proprio smantellamento della scuola pubblica e per garantire la necessaria qualità del nostro sistema scolastico.

Ricordiamo a questo proposito che, anche per sollecitare un intervento immediato della Regione Emilia Romagna è stato chiesto un incontro urgente all’assessore regionale Prof. Patrizio Bianchi e che tale incontro si terrà il giorno 17 agosto.

(FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Emilia Romagna)