“I nostri uffici hanno ricevuto negli ultimi tempi diverse segnalazioni sull’intensificarsi di un fe-nomeno di per sé preoccupante, ora anche per le dimensioni che va assumendo: quello dell’abbandono di rifiuti, spesso di origine industriale, in aree agricole”. A sottolinearlo è Antonio Senza, responsabile Ambiente per la Cia di Reggio Emilia.
“In effetti –afferma- si ritrova di tutto: pneumatici, batterie, carcasse di automobili, elettrodo-mestici, materiale edilizio, per non parlare di liquidi quali oli, vernici ed altri non meglio identificati, amianto etc., che sono pericolosi e potenzialmente inquinanti per l’ambiente, per l’agricoltore e per i suoi prodotti”.
“Se dapprima questi rifiuti –afferma Senza- erano nottetempo lasciati all’interno o a ridosso di casali in abbandono, in alcuni casi più recenti lo smaltimento illecito è avvenuto sui terreni agricoli, in aperta campagna e con colture in atto”.
“Questa specie di ‘escalation’ –dichiara Senza- sta raggiungendo livelli preoccupanti: intanto per il malcostume sempre più ampio, poi perché l’agricoltore che si ritrova questi ‘regali’ sul proprio terreno ne diviene responsabile, con tutti i problemi connessi in termini di conoscenza della natura dei residui e di corretto smaltimento, il che comporta anche il doversi accollare costi a volte non lievi”.
“Per questo –aggiunge il responsabile Cia- facciamo appello alle autorità per un ampliamento della sorveglianza, anche con la collaborazione eventuale di volontari quali le Guardie ecologiche già attive sul territorio agricolo: Ci rendiamo conto che il territorio agricolo sembra ‘vuoto’, ma qualche giro di controllo a più ampio raggio è ormai indispensabile, come dimostrano anche i fre-quenti assalti a case isolate”.
“Infine –conclude Senza- auspichiamo ci sia presto un incontro per ridefinire con Enti pubblici ed Iren le modalità di smaltimento dei rifiuti pericolosi dell’attività agricola, ed in tale ambito la possibilità di affrontare anche questo problema emergente dello scarico illecito su terreni agricoli”.
(foto: lastre di eternit-amianto abbandonate in un fosso e pericolosamente spezzate)