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Un tetto per 2.700 profughi Saharawi con progetto finanziato dalla Protezione civile dell’Emilia Romagna


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Un tetto per 2.700 profughi Saharawi. Lo ha assicurato il progetto finanziato dalla Protezione civile della Regione Emilia-Romagna e realizzato dall’organizzazione non governativa Gvc, con cui sono state distribuite nel campo di Tindouf, in Algeria, 540 grandi tende, in grado di resistere alle condizioni climatiche estreme che caratterizzano il deserto. “La solidarietà dell’Emilia-Romagna verso i campi profughi Saharawi – spiega l’assessore regionale alla Cooperazione allo sviluppo Donatella Bortolazzi – è iniziata oltre 15 anni fa e con gli anni è divenuta una delle cause internazionali più trasversali, cui continuiamo a dare con convinzione il nostro contributo. Le difficoltà che il nostro Paese sta attraversando non devono impedirci, infatti, di investire sulla coesione e la solidarietà, due capisaldi attorno ai quali è stata costruita la nostra regione”.

Il progetto è nato dalla collaborazione tra Protezione civile Emilia-Romagna e Gvc, presente dal 2000 nel campo profughi di Tindouf, dove sopravvivono – in buona parte grazie agli aiuti internazionali – oltre 200mila Saharawi. La jaima, così si chiama la loro abitazione, è una tenda di 15 metri quadrati, dove vive una famiglia, composta in media da cinque persone. A causa delle pessime condizioni climatiche ogni jaima dura in media cinque anni. Nel 2008, anche a causa dell’alluvione del 2006, ne servivano in modo urgente almeno 8mila; per questo, dopo alcuni sopralluoghi nei campi, la ong bolognese ha proposto un progetto che è stato finanziato con 140mila euro (in due tranche) dalla Protezione civile dell’Emilia-Romagna, seguita subito dopo dalla Regione Marche.

“Le necessità superano di gran lunga quel che ognuno può fare – commenta Patrizia Santillo, presidente di Gvc – ma l’essenziale è partire, iniziare a dare un contributo concreto e impegnarsi per proseguire”. Con il progetto appena concluso ogni famiglia ha ricevuto 60 metri di tela esterna, 60 per l’interno, 2 pali di bamboo, 120 metri di corda e 12 picchetti di almeno mezzo metro, provvedendo poi a cucire e montare la jaima.