Ultimissima data per la rassegna Mundus edizione 2010 che ha festeggiato i suoi quindici anni di attività con ben 36 concerti che dal 26 giugno a ferragosto hanno animato le piazze e i cortili dei palazzi storici di otto Comuni delle province di Reggio Emilia e Modena portando in questi luoghi sonorità e culture da tutto il mondo. Moltissimi gli artisti affermati a livello internazionale, amici del festival, che hanno voluto essere presenti sui nostri palcoscenici per festeggiare insieme questo importante compleanno, solo per citarne alcuni: Danilo Rea, Gianluca Petrella, Paolo Fresu, Ambrogio Sparagna, Mimmo Epifani, Mario Incudine, Ludovico Einaudi, Sarah-Jane Morris.
Chiuderà il calendario 2010 domenica 15 agosto un doppio concerto che si terrà a Boretto in Piazza San Marco con i Romano Drom (Ungheria) alle ore 21.30, ingresso libero e a Reggio Emilia in Piazza Fontanesi, all’interno della rassegna Restate organizzata dal Comune di Reggio Emilia, Assessorato Progetti Speciali, con Manu Katché e il suo gruppo (Francia/Norvegia) sempre alle ore 21.30, ingresso libero.
Otto sono i Comuni che hanno proposto di sera in sera i concerti di Mundus 2010: Boretto, Carpi, Casalgrande, Correggio, Novellara, Reggio Emilia, Scandiano e Soliera. Il festival è organizzato da Ater – Associazione Teatrale Emilia Romagna e dalla Provincia di Reggio Emilia, con la collaborazione della Regione Emilia Romagna e di tutti i Comuni sopracitati.
Romano Drom, letteralmente la ”Strada Zingara”, è uno dei gruppi storici e più importanti della scena musicale tradizionale dell’Europa dell’Est. In Ungheria hanno contribuito alla rinascita di attenzione verso la tradizione musicale zingara più autentica, con particolare attenzione ai repertori della comunità Vlach, a cui appartengono. Il suono originale del gruppo discende dalla sensibilità e dalla creatività del suo leader Antal Kovács, attraverso il ruolo dato alla voce, alla chitarra e alle percussioni tradizionali e a quello stile “hop, hop” di incitamento al ballo, che caratterizza quello specifico patrimonio musicale.
Una rinnovata energia è data dall’ingresso recente nel gruppo di Matild, celebrata vocalist di gruppi storici come Amaro Suno e Ando Drom, sua amica d’infanzia e attenta interprete delle nuove strade della musica zingara ungherese. Tutti i brani, tradizionali o di nuova composizione, sono in lingua romanì.
Sin dal 1999, Romano Drom si è esibita in tutto il mondo con il suo stile unico ed originale di interpretare la Olah gipsy music! La formazione che salirà sul palco di Boretto è composta da Antál Kovács “Anti” voice, solo guitar; József Balogh “Joco” voice, guitar; Zsigmond Rafael “Csika” scat, aluminium churn, dance; Antál Kovács “Máté” derbuka, cajon, aluminium churn, drums; Péter Bordás : bass guitar e Guest : Matild Dobi: voice, dance.
Manu Katché è nato a Parigi nel 1958. Originariamente pianista, si sposta verso le percussioni quando studia al conservatorio di Parigi. Il suo stile ritmico deriva dai suoi studi classici ma al contempo dalle sue radici africane. La sua partecipazione al disco di Peter Gabriel “So” e la tourné per Amnesty International World con Gabriel, Sting e Tracey Chapman lo hanno portato a registrare e a suonare con Joni Mitchell, Robbie Robertson, Dire Straits, Simple Minds, The Bee Gees, Tears for Fears, Youssou N’Dour, Joan Armatrading, Joe Satriani, Nigel Kennedy e molti altri.
Le sue collaborazioni con l’etichetta ECM includono album con Jan Garbarek, tra cui: “Took Up The Runes”, “Twelve Moons”, “Visible World”, “In Praise of Dreams”, ed il recente album dal vivo “Dresden”.
Il primo appuntamento di Katché come leader per la label tedesca è stato “Neighbourhood”, registrato nel 2004 e poi “Playground” che lo ha seguito nel 2007.
L’album “Third Round” arriva dopo “Neighbourhood” e “Playground”. Registrato nel sud della Francia, questo lavoro trova il batterista franco-africano in compagnia di buoni amici. Ancora una volta i brani di Katché, definiti dal giornalista del Guardian John Fordham, come “tracce elegantemente variate e temi jazzistici” spingono i musicisti a performances ispirate, in questo caso con ancora maggiore evidenza visto che Katché chiede aiuto a “soci” di lunga data. L’atmosfera del disco, con un organico completamente diverso dai precedenti, ruota attorno all’affiatamento ritmico tra Manu ed il bassista. Il loro modo di suonare fluttua attorno al ritmo, spartendosi il groove, dona una carica particolare ai solisti e tutto ciò con la maggiore naturalezza possibile. La fluidità ritmica di “Third Round” spiega Katché “offre un’atmosfera o una sensazione che ho voluto presentare all’ascoltatore. I musicisti non sono vincolati dalle note, le devono usare solamente come guida”.
La band di Manu Katché è una delle più impegnate del circuito trovandosi per questa ragione spesso nella necessità di cambiare i suoi solisti. Un gran numero di musicisti ECM è passato dal suo gruppo negli ultimi sei anni tra cui Jan Garbarek, Tomasz Stanko, Marcin Wasilewski, Slawomir Kurkiewicz, Mathias Eick e Trygve Seim. Tore Brunborg è il sassofonista dell’ultimo periodo e svolge il ruolo di solista in “Third Round” – anche se, come spiega Katché, il disco è stato pensato per il quartetto nel suo insieme con l’aggiunta di ospiti per dare alcuni particolari colori.
La formazione che si esibirà in Piazza Fontanesi sarà così composta: Manu Katché alla batteria; Tore Brunborg al sax; Laurent Vernerey al basso e Alfio Origlio al piano.
Tutte le informazioni su Mundus sono reperibili sul sito del Coordinamento dei teatri della provincia di Reggio Emilia www.reteatri.it.