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Modena, On.Ghizzoni: Beni culturali a rischio senza ispezioni

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Dopo l’allarme lanciato dalla soprintendenza di Modena e Reggio, Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd della commissione Cultura della Camera, che ha presentato nelle scorse settimane una interrogazione sulla materia al ministro dei Beni e le Attività Culturali, ribadisce la necessità di un intervento governativo.

Con la manovra economica recentemente approvata, ai dipendenti con funzioni ispettive non verrà più corrisposta l’indennità chilometrica, pertanto non potranno più utilizzare il proprio mezzo di trasporto per raggiungere i siti da salvaguardare e ciò avrà ricadute anche a Modena e provincia, come è stato sottolineato anche dal dott. Stefano Casciu, Soprintendente per i beni Storici, Artistici ed Etno-antropologici di Modena e Reggio Emilia.

“Questa disposizione non porterà concreto beneficio al debito pubblico ma avrà ben altro effetto: ai tecnici sarà infatti impedito l’assolvimento della funzione di tutela e di vigilanza sui lavori e sul patrimonio storico, artistico e paesaggistico poiché, senza l’utilizzo del mezzo proprio, non sarà loro possibile raggiungere fisicamente i luoghi e i beni da salvaguardare data l’assenza di una capillare rete di trasporto pubblico sul territorio nazionale – spiega Manuela Ghizzoni, capogruppo del PD in commissione Cultura – Ciò è stato denunciato nelle scorse settimane dalle obiezioni dei tecnici e sarebbe stata scongiurata se fossero state accolte le nostre proposte emendative alla manovra, che invece il Governo e la maggioranza hanno rigettato con sprezzante disattenzione”.

“La disposizione si associa al progressivo depauperamento delle risorse umane e finanziarie destinate al Ministero dei beni e delle attività culturali, che ne impediscono l’assolvimento della precipua funzione di tutela del patrimonio culturale – prosegue Ghizzoni – Ho chiesto pertanto al Ministro, con un’interrogazione della quale sono prima firmataria, come intenda intervenire per consentire ai tecnici del suo Dicastero di continuare ad adempiere pienamente al compito ispettivo sull’intero territorio nazionale. E’ in discussione la salvaguardia del patrimonio storico, artistico e paesaggistico e il silenzio del Ministro Bondi non è più tollerabile”.