Home Nazionale Bossi, stop alle polemiche su Napolitano: “Sarebbe meglio smetterla con gli attacchi”

Bossi, stop alle polemiche su Napolitano: “Sarebbe meglio smetterla con gli attacchi”

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“Se tutti capissero che il presidente della Repubblica non può essere attaccato così facilmente, secondo me sarebbe meglio”. A dirlo, questa notte conversando con i giornalisti in un hotel di Calalzo di Cadore, e’ il leader della Lega Umberto Bossi. Ma il capo dello Stato si rivolgeva anche a Roberto Maroni: “Non credo che ce l’avesse con Maroni – ha tagliato corto Bossi – io non l’ho sentito”.Comunque, mette in chiaro il Senatur, se Napolitano dovesse cercare, dopo l’eventuale caduta del governo Berlusconi, un’altra maggioranza, “non la troverebbe”. “Non la troverà la maggioranza – dice Bossi – non c’è nessuno così pirla da fare un governo senza i voti. Un governo così dura cinque minuti”. Nel caso in cui cadesse il governo Berlusconi, “il presidente della Repubblica chiamerà me e Berlusconi e mi dirà: ‘Che cosa ne dite di questa possibilità?’. Io dirò di no, quindi non ci sono i voti”. E “se Berlusconi e io diciamo di no, i voti non ci sono. Secondo me non si riesce ad uscire da questa crisi con un governo tecnico”. E se da un lato giura nuovamente fedeltà all’alleato Berlusconi e al Pdl, che “ci hanno dato il voto sul federalismo, noi non tradiremo”, dall’altro non manca una stoccata al presidente dellla Camera Gianfranco Fini e alla “sinistra”: “Hanno una paura boia del voto”, dice sostenendo che, se se dovesse cadere il governo “faranno di tutto per mettersi di traverso sulla linea del voto. D’altra parte, i rumori li hanno fatti loro. Sappiamo che, per uscire dai pasticci, per avere stabilità nel Paese, occorre avere delle forze politiche che hanno anche una grande forza in Parlamento”. “Se non ci sono i numeri fatalmente si andrà al voto – continua Bossi – certo la paura è folle, perché i voti li hanno la Lega e Berlusconi. Sono due che hanno i voti. Lega e Berlusconi: gli altri non hanno i voti e quindi sperano, mettendo in piedi dei pasticci, di riuscire a cambiare la realtà delle cose. Ma la realtà delle cose è dura da cambiare. Non si cambia”.”Chi ha pochi voti non può stare lì a comandare e dirigere il Parlamento. Deve farsi da parte”, conclude. “Perché così vuole il popolo: queste sono le regole”.

Fonte: Adnkronos