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Reggio Emilia-Pemba si raccontano i 40 anni di legame tra le nostre comunità


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Il 2010 è stato un anno particolarmente importante per il continente africano. Grazie ai Mondiali di Calcio ospitati in Sudafrica, tutti i paesi del mondo sono tornati a riflettere attorno al continente africano. Per la nostra città questa riflessione compie quarant’anni, in particolare il legame di Reggio Emilia si è sviluppato con le popolazioni dell’Africa Australe e con la città di Pemba, in Mozambico. 

Un legame che verrà rinnovato nel corso dei prossimi mesi con la firma del patto di gemellaggio, approvato dal Consiglio Comunale di Reggio Emilia lo scorso 15 giugno.

Un legame che è testimoniato da decine di iniziative e progetti che hanno visto il nostro territorio collaborare con la comunità mozambicana. Oltre il Comune di Reggio Emilia ancora oggi sono diverse le cooperative, associazioni, centri sociali, scuole e cittadini che sono impegnati per promuovere scambi e collaborazioni: dal centro di salute Eduardo Mondlane al Chiapa il mezzo di trasporto che collega le periferie al centro di salute sostenuto da Arci Solidarietà, dai pozzi di Chiuba allo scambio continuo tra la scuola elementare di Gavassetto con la scuola di Pemba, senza dimenticare il prezioso progetto che vede la collaborazione tra il Museo Cervi e l’associazione di Antichi combattenti di Pemba.

INCONTRO. Per rinnovare e testimoniare anche ai giovani questa relazione Arci Solidarietà e i Giovani Democratici propongono per mercoledì 25 agosto alle ore 20 un appuntamento allo spazio Sputnik, lo spazio giovani all’interno dell’Arena di FestaReggio, “Reggio Pemba, un’amicizia lunga 40 anni” è il titolo dell’iniziativa che vedrà tra gli ospiti Ildo Cigarini presidente di Boorea, Riccardo Faietti presidente di Arci solidarietà, Serena Foracchia amministratore unico di Reggio nel Mondo e Alice Zobbi collaboratrice di Reggio nel Mondo in Mozambico. L’appuntamento che è stato organizzato con la collaborazione di Boorea e Reggio nel Mondo, che insieme fanno parte di un gruppo di lavoro che vede protagonista anche Comune di Reggio Emilia, Arci Solidarietà e Istoreco, sarà un momento di riflessione informale per scoprire la storia che lega la comunità reggiana con la comunità africana e come oggi questa relazione si è trasformata ed evoluta. Nel corso dell’incontro saranno trasmessi video, immagini e saranno portate testimonianze sul significato di questa relazione che nasce negli anni ’60.

STORIA. Ma il rapporto tra Reggio Emilia e l’Africa ha origini ben più lontane: il confronto tra la comunità reggiana e quella africana nasce negli anni ’60, grazie anche alla spinta di personalità politiche come Giuseppe Soncini, prima come solidarietà sanitaria e in seguito come rapporto di cooperazione decentrata che coinvolge gli enti locali e la società civile del territorio in una serie di azioni rivolte ai paesi africani.

Il 2 luglio 1975 l’allora sindaco Renzo Bonazzi firma il patto di amicizia e di cooperazione culturale con la città di Pemba (Mozambico). Il leader mozambicano Samora Machel verrà ospitato diverse volte nella nostra città, per partecipare a conferenze, iniziative e per sostenere la lotta per l’indipendenza del suo popolo.

Nel 1978 a Reggio ebbe sede la “Conferenza Nazionale di solidarietà per l’indipendenza e la sovranità dei popoli dell’Africa australe contro il colonialismo, il razzismo e l’apartheid”. Al teatro Municipale di Reggio Emilia intervennero tra gli altri: Oliver Tambo, presidente dell’ANC, Sam Nujoma, presidente della Swapo della Namibia e Iosian Chinamano, per il Patriot Front dello Zimbabwe.

IL RUOLO DI REGGIO EMILIA. Il ruolo di Reggio Emilia è riconosciuto a livello nazionale e internazionale, in particolare il sito del Ministero degli Affari Esteri Italiano documenta con queste parole il ruolo della nostra città nell’affermazione della cooperazione decentrata: “Alcune autonomie locali italiane, soprattutto piccoli comuni, hanno iniziato attività di cooperazione internazionale già negli anni ’60 del secolo scorso. Per lo più si trattava di piccoli interventi di solidarietà, sostenendo l’opera di associazioni terzomondiste o di missionari del proprio territorio. Il primo esempio di cooperazione più strutturata fu forse quello che in quegli anni avviò il Comune di Reggio Emilia nel Nord del Mozambico, per lo sviluppo e la governabilità territoriale delle cosiddette “zone liberate” dal FreLiMo (Frente de Libertação do Moçambique)”.

REGGIO EMILIA – PEMBA: GLI INTERVENTI IN CORSO

PEMBA CENTRO DI SALUTE: costruzione e realizzazione del Centro Maternita’ nel quartiere in espansione Eduardo Mondlane

Il centro salute Eduardo Mondlane è stato progettato partendo dai bisogni della Municipalità di Pemba e in linea con i programmi della Direzione Provinciale per la salute (DDS). Composto da un nucleo di ambulatori e da una sala parto, il centro è diventato oggi un punto di riferimento per le donne di tre quartieri periferici della città (un’area con una popolazione di oltre 15.000 abitanti).

Oggi il centro funziona regolarmente, gestito in completa autonomia con personale locale della DPS. In media il centro sostiene dagli 8 ai 10 parti al giorno. Risultati importanti ottenuti anche grazie alla campagna di sensibilizzazione e promozione promossa da Reggio Emilia e realizzate nel quartiere da associazioni giovanili mozambicane, attraverso spettacoli di teatro, pranzi comunitari, festival, incontri su HIV e salute. Nel tempo il Centro è diventato infatti un punto di sensibilizzazione sull’igiene e sulla prevenzione all’AIDS. Il lavoro del centro permette di monitorare regolarmente lo stato di salute delle madri e dei bambini. L’assistenza inizia dal primo accesso al centro (le donne in maternità fanno il test per l’aids e quelle che risultano sieropositive ricevono cure e trattamenti per ridurre il rischio di trasmissione al piccolo) e continua dopo il parto. Il centro è quindi un nuovo cuore pulsante nel quartiere Eduardo Mondane, tanto che il responsabile del quartiere vorrebbe estendere il centro facendolo diventare un vero e proprio ospedale rurale. In questa direzione la nostra città ha dato vita ad un partenariato con l’Organizzazione spagnola Medicus del Mundo che permette l’estensione della struttura e la chiusura del muro di cinta.

Oltre ad interventi sulla struttura e la sensibilizzazione, si interverrà anche sulla rete dei servizi : l’obiettivo è sviluppare una rete di assistenti sociali che possano monitorare lo stato di salute delle madri, dei bambini e dei malati di AIDS indirizzando le famiglie verso il centro.

Partner dell’iniziativa: Il centro è le attività di sensibilizzazione sono state realizzate – oltre che attraverso il contributo del Comune di Reggio Emilia – grazie al contributo tecnico e finanziario di diversi soggetti del territorio: Arci Solidarietà, GVC di Bologna, la raccolta fondi promossa da Circoscrizioni, Centri sociali e privati cittadini, e non da ultimo il contributo della Regione Emilia Romagna. In loco, sono stati partner dell’iniziativa il Dipartimento provinciale della salute e il Distretto cittadino, la Municipalità di Pemba, l’associazione Aro Mozambique

POZZI A CHUIBA: Recupero di pozzi per l’acqua nel villaggio di Chuiba

Il progetto interviene in ambito idrico nel distretto periferico della città di Chuiba, non servito dalla rete di fontanili pubblici della città, insufficienti (sette pozzi per oltre quattromila persone) e inadeguate dal momento che mancano le pompe e la non corretta copertura delle fonti causa l’inquinamento delle acque. Il progetto ha come obiettivo il risanamento dei pozzi esistenti, la costruzione di un nuovo pozzo realizzato in una località definita dal comitato di quartiere e parallelamente la realizzazione di opere di sensibilizzazione della popolazione: accanto al punto acqua solitamente, nasce un comitato locale di gestione del pozzo che partecipano alla costruzione e riabilitazione del pozzo. Questo principio di partecipazione della società civile è richiesto dal governo mozambicano, per consentire una maggiore responsabilizzazione della comunità e quindi una migliore manutenzione del pozzo. I pozzi sono stati inaugurati dal Sindaco Delrio nel 2005,

Partner dell’iniziativa: le attività per il recupero dei pozzi sono state sono statiefinanziati in collaborazione con Nazionale Italiana Cantanti, e ANPI di Reggio Emilia e realizzate attraverso il lavoro di Movimondo e dell’Ong locale UMOKAZI.

I BAMBINI DI GAVASSETO AMICI DEI BAMBINI DI PEMBA.

La scuola elementare di Gavasseto sta portando avanti una relazione di amicizia con la scuola media elementare Unidade di Pemba, attraverso lo scambio di lettere, video e immagini dei bambini e delle attività promosse all’interno della scuola. Inoltre, i bambini di Gavassetto, rinunciando alla propria merenda una settimana all’anno – raccolgo ogni anno dei fondi per acquistare materiali e promuovere laboratori nella scuola dei loro amici. Negli ultimi due anni, sono stati supportati i laboratori per la costruzione di giochi con materiale di riciclo, la creazione di cesti e oggetti di paglia, e laboratori per imparare a ricamare e per la pittura. Attraverso lo scambio di materiale fotografico e video sarà inoltre possibile permettere ai bambini delle due città di scambiare conoscenze e competenze fra i bambini: ad esempio come si costruisce un giocattolo o come si impaglia un cesto. Un attività nata dalla richiesta specifica della scuola Unidade per “contraccambiare” al supporto dei loro amici. Nel tempo, la relazione ha previsto anche un momento di sensibilizzazione sul tema dell’acqua e dello sviluppo in Italia. anche attraverso

Partner dell’iniziativa: Il Comune di Reggio insieme a Reggio nel Mondo supportano la scuola elementare di Gavasseto nello sviluppo della relazione con la scuola Unidade di Pemba.

UNO CHIAPA PER PEMBA

Il Comune di Reggio Emilia e Reggio nel Mondo hanno supportato Arcisolidarietà nell’attivare un’esperienza di microcredito finalizzata a sostenere il primo chiapa semipubllico. In Mozambico, con il termine chiapa si indicano tutti i mezzi di trasporto pubblico che non siano autobus o camion. Generalmente sono autocarri che vengono convertiti al trasporto passeggeri o minibus. Attraverso l’associazione Aro Mozambique, Arcisolidarietà e il circolo Fuori Orario supportano dal 2006 il primo trasporto semipubblico, destinato in particolar modo destinato agli studenti e alla persone che per ragioni legate al lavoro e ad esigenze sanitaria devono spostarsi dalla periferia al centro città. Oggi lo chiapa è entrato a far parte del sistema dei trasporti pubblici locali autorizzato e monitorato dal Comune di Pemba.

Partner dell’iniziativa: Arcisolidarietà attraverso il contributo del Circolo Fuori Orario ha finanziato il prestito all’associazione Aro Mozambique. Reggio nel Mondo e GVC hanno supportato l’associazione ARO nel favorire l’inserimento del trasporto all’interno del sistema dei trasporti pubblici locali.

COLLABORAZIONE TRA IL MUSEO CERVI E L’ASSOCIAZIONE DEGLI ANTICHI COMBATTENTI

Nel 2007 e 2008, Il Museo Cervi, con il sostegno di Arcisolidarietà, ha promosso il progetto di microcrediTo “un orto per Pemba” ha sostenere l’apertura di un orto comunitario a circa 15 km dalla città. Oggi il Museo e l’associazione sostengono la realizzazione dello spazio ricreativo per i membri dell’Associazizone degli antichi combattenti: lo spazio, in mozambicano cantina, sta sostenendo la costruzione di una cantina presso l’associazione che dovrebbe diventare luogo ricreativo attraverso il quale autosostenere le attività.

Partner dell’iniziativa: Il Museo Cervi e Arcisolidarietà hanno finanziato la realizzazione degli orti e oggi la creazione della cantina per i soci degli Antichi Combattenti e i loro figli. Reggio nel Mondo e GVC hanno supportato l’associazione degli Antichi Combattenti nel sviluppare i progetti e seguire lo sviluppo delle attività.

SCHOOL-NET MOZAMBICO

Il progetto School-Net ha preso il via nel 2005, con l’allestimento di un laboratorio informatico nella scuola Noroeste2 di Maputo, attrezzato anche con un’apparecchiatura per videconferenza. Il laboratorio è entrato subito in funzione ed è uno strumento di lavoro preziosissimo non solo per la scuola mozambicana (frequentata da oltre 5.000 ragazzi di ogni classe di età) ma per l’intero quartiere nel quale la scuola è collocata.

Il collegamento del giugno 2005 ha consentito di sperimentare l’avvio di un forum via internet attraverso il quale i ragazzi di Reggio e di Maputo, oltre a iniziare a conoscersi reciprocamente, hanno approfondito la conoscenza degli usi e delle caratteristiche socio-economiche delle rispettive realtà. Ai ragazzi partecipanti al progetto è stata messa a disposizione la possibilità di accedere a corsi online in lingua inglese. Nei mesi seguenti la collaborazione tra scuole, professori e studenti si è sviluppata su temi quali l’uso della risorsa acqua, la sicurezza nei luoghi di studio e di lavoro, la lotta all’AIDS e le tecnologie informatiche.

Partner dell’iniziativa: Boorea, GVC e Regione Emilia-Romagna di interscambio e formazione tra 4 scuole superiori reggiane, l’ITIS Nobili, lo Zanelli, il Liceo Scientifico Moro ed il Cattaneo-Dall’Aglio, e due scuole superiori di Maputo e Pemba.