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Bologna, Vannini (PD): l’Islam, le donne e quel ‘silenzio assordante’

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Ho letto con stupore il comunicato stampa scritto ieri dal Consigliere Claudia Rubini (PDL) e ritengo doveroso rispondere, visti gli innumerevoli spunti di riflessione presenti, nonché l’accusa rivolta alle “donne di sinistra” di scarso impegno nei confronti delle “donne musulmane segregate in casa”.

Considero di una gravità estrema il tentativo di avvelenamento di cui è stata vittima l’On. Sbai, reso pubblico dalla stampa 6 mesi fa e accaduto un anno prima.

Trovo a dir poco notevole la capacità di collegare questo episodio, su cui tra l’altro la magistratura italiana sta ancora indagando, con il tema della cittadinanza breve e del permesso di soggiorno.

La storia politica del nostro Paese è purtroppo disseminata di avvenimenti di questo tipo, i cui responsabili non sono né stranieri né musulmani.

Ma volendo sottolinearne una specificità, visto le tematiche su cui è impegnata l’On. Sbai, trovo veramente forzato il richiamo ad altri episodi drammatici che hanno visto giovani donne musulmane uccise dai padri intransigenti, per giustificare la riproposizione dell’equazione immigrati – delinquenti nella forma musulmani – integralisti e violenti.

Esistono inoltre numerose statistiche che dimostrano come l’immigrato regolare delinqua esattamente come il cittadino italiano mentre è la condizione di clandestinità che incide sul tasso di criminalità. Quindi colpevolizzare tutti i musulmani, o ancora peggio tutti gli stranieri, per alcuni – certamente gravi – episodi e rendere più difficile la regolarizzazione non mi sembra una soluzione brillante.

Ricordo poi al Consigliere Rubini i tanti interventi fatti da me e da altre consigliere del PD sui temi della violenza alle donne e dell’integrazione multiculturale e l’Odg bipartisan sul burqa: ritengo sia alquanto difficile accusarci di “silenzio assordante”.

Ma siamo convinte da tempo che non bastino gli slogan per aiutare le donne (italiane o straniere) vittime di violenza e che per le donne musulmane in particolare servano percorsi di integrazione sociale, culturale e linguistica. Capisco poi che gli esponenti del PDL abbiano il pudore di non affrontare questo ultimo tema dal momento che il Governo Berlusconi ha azzerato il Fondo per l’inclusione sociale degli immigrati (100 milioni di euro)

Concludo sottolineando come l’Auditorium di Budrio sia stato concesso, tra l’altro per il terzo anno consecutivo, a un’associazione araba che ne ha fatto regolare richiesta e che pagherà il costo dell’affitto. Nessuna particolare concessione quindi da parte delle Amministrazioni di sinistra alle associazioni musulmane. Ben di più ha fatto il Comune di Parma, governato dal centrodestra, sottoscrivendo un’Intesa tra l’Amministrazione e l’Associazione Comunità Islamica che ha visto la promozione di numerose attività.

Sarebbe sicuramente illuminante per gli esponenti bolognesi del PDL l’approfondimento di questa meritevole iniziativa.

(Consigliera provinciale PD Daniela Vannini)