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Poesia festival, Rinaldi replica: risposta del sindaco offensiva

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“Tutto questo – continua Montanari – “profuma” un po’ troppo di ministero della cultura popolare e di ventennio, radici culturali di cui il medesimo Consigliere per due volte consecutive, in Consiglio Comunale, ha dichiarato di sentirsi fiero”.

Sono queste le parole con cui il Sindaco di Castelvetro nella sua qualità d’assessore alla cultura dell’unione terre dei castelli risponde alle mie legittime critiche, che oltre ad essere motivate sono pure supportate dai fatti, quegli stessi fatti che l’assessore per mancanza di argomentazioni non cita.

Inoltre io non ho mai dichiarato d’essere fiero delle radici culturali in senso stretto, ma di non dovermi vergognare delle scelte politiche che membri della mia famiglia fecero nel periodo bellico, per il semplice fatto che la mia famiglia è nota come famiglia di persone per bene e che mai hanno fatto male ad alcuno, per cui ribadisco e confermo il concetto.

Se l’assessore intende citare questa frase sempre a discredito, cercando di portare tutto sul piano personale sappia che è lui ad essere vittima dei metodi a me imputati, io non diffido nessuno ne tanto meno minaccio velate querele, ma semplicemente dico che la contesa politica è cosa nobile, ma portarla sul piano personale con attacchi di questo tipo non è certo degno di un sindaco o di un assessore alla cultura.

Ho sempre difeso la cultura, ovviamente quella con la C maiuscola non certo quella con la “K” a me non cara.

Non è inoltre colpa mia se è lo stesso assessore ad ammettere che con 120.000,00 euro in meno si fanno le medesime cose e della medesima qualità, pensiero che a mio avviso è a dir poco contraddittorio.

Un atteggiamento offensivo di cui certamente un assessore alla cultura non dovrebbe essere vittima e per il quale chiederò conto al presidente dell’unione terre dei Castelli affinché si riporti tutto sul piano della legittima e sacrosanta contesa politica.

(Rinaldi Bruno)