Un sistema permanente e capillare di informazione sui finanziamenti europei destinati alle piccole imprese. Percorsi semplificati alla portata di ogni azienda per accedere a prestiti e contributi e allargamento dell’accesso alle piccole imprese alla dotazione di 1,2 miliardi di euro del Fondo investimenti promosso dal ministero italiano dell’Economia, tramite la riduzione del limite minimo di dieci milioni di fatturato annuo.
E’ la richiesta dell’onorevole Tiziano Motti, parlamentare UDC a Strasburgo, per invertire la tendenza che vede da sempre il sistema Italia meno pronto e capace, rispetto ad altri Paesi, di utilizzare le risorse messe a disposizione dallo Stato e dall’Europa attraverso contributi, fondi strutturali, programmi e misure di vario genere. “Le iniziative in questa direzione esistono, tuttavia sono frammentarie, mal distribuite sul territorio e nel complesso poco produttive – dichiara Motti – Il risultato è che centinaia di migliaia di imprese che hanno bisogno di denaro per investimenti spesso non conoscono neppure le opportunità esistenti a livello europeo, e di fatto sono tagliate fuori dalla distribuzione di fondi per miliardi di euro”. La risposta, secondo l’eurodeputato, va trovata in una rete comune di informazione e di accesso ai finanziamenti che coinvolga in modo unitario ministeri, regioni, enti economici e associazioni imprenditoriali partendo anche – aggiunge Motti – “dalle Giornate del finanziamento europeo per le Pmi” istituite nel 2009 dalla Commissione di Bruxelles. Una rete che metta a disposizione esperti capaci di guidare anche l’azienda più piccola nel percorso verso i finanziamenti europei.
Motti ricorda che il 18 ottobre il Parlamento europeo discuterà la Direttiva contro i ritardi nei pagamenti alle piccole imprese: “Un’occasione di più per riportare giustizia e far sentire la voce delle pmi italiane, fra le più penalizzate specialmente per i ritardi siderali delle amministrazioni pubbliche”.