4 imprenditori che avevano ricettato casse di vino sono stati denunciati nel reggiano. Si tratta di un commerciante reggiano di 70 anni, di una donna di 35 e un uomo di 65 titolari di un’azienda di trasporti reggiana e un autotrasportatore quarantacinquenne della provincia di Padova.
Cinquemilacinquecento bottiglie di Lambrusco destinate agli Usa erano sparite durante il viaggio in container, per poi riapparire in un bar della Val d’Enza. I Carabinieri di Montecchio Emilia sono così risaliti ai quattro imprenditori che avevano ricettato le casse di vino. L’inchiesta era partita a luglio dopo la denuncia del titolare di una nota azienda vinicola di Reggio.
Dagli Usa gli era stato segnalato l’ammanco di 560 cartoni di Lambrusco e 224 cartoni di vino bianco, su una partita spedita via Genova da 21 bancali, per complessive 14.100 bottiglie etichettate in maniera personalizzata su richiesta del cliente e dunque destinate escludivamente all’esportazione. Una di queste etichette è stata trovata in un bar della Val d’Enza, posta in vendita ad un prezzo assolutamente concorrenziale.
I carabinieri sono quindi risaliti all’intero “bottino” nelle cantine del bar e al commerciante di 70 anni che le aveva cedute. L’uomo si è giustificato dicendo di averle acquistate in buona fede ma a un prezzo sottocosto, 45 centestimi a bottiglia, dalla ditta reggiana di autotrasporti. I due titolari a loro volta hanno sostenuto di avere ricevuto i cartoni di vino da un autotrasportatore padovano a saldo di un debito. Ora i carabinieri, oltre a restituire la partita di vino all’azienda derubata, lavorano per risalire all’intera catena dei responsabili del furto e della ricettazione.