Sono in corso serrate trattative tra i sindacati Fim/Cisl e Fiom/Cgil e la proprietà della Oilmec di Cavezzo, azienda del settore oleodinamico che a causa della situazione di crisi in cui versa è stata messa in liquidazione a metà agosto. La Oilmec, in passato fiorente aziende del settore, a seguito della crisi ha subito negli ultimi 2 anni un consistente crollo del fatturato.
Per fronteggiare la crisi delle commesse, la Oilmec ha fatto ricorso dapprima ad un periodo di 12 mesi di Cigo e da maggio di quest’anno ad un periodo di 12 mesi di Cigs. Ora con la decisione della messa in liquidazione si profilano nuove incognite per l’occupazione: 35 dipendenti nello stabilimento di Cavezzo e 10 in quello ravennate di Bagnacavallo.
“Nel prossimo incontro di venerdì 10 settembre – spiegano Erika Morselli Fiom/Cgil e Alessandro Gamba Fim/Cisl – chiederemo ai 2 attuali soci che si stanno accordando sulla vendita della società alcune precise garanzie”. Innanzitutto certezze sul pagamento delle retribuzioni arretrate, a tutt’oggi il mese di luglio non è infatti ancora stato pagato. “Ma soprattutto, chiediamo garanzie precise sulla tutela dei livelli occupazionali”. “Un futuro acquirente dell’azienda, anche in caso di affitto di ramo d’azienda – spiegano i sindacalisti – deve offrire garanzie sulle tutele per tutti gli attuali dipendenti di Oilmec”.
Fim e Fiom si aspettano risposte in tal senso al prossimo incontro di venerdì, in caso contrario nell’assemblea dei lavoratori che avrà corso subito dopo l’incontro si decideranno quale azioni mettere in campo.





