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Il Comune di Reggio Emilia per Sakineh


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Su proposta dell’assessore alla Cura della Comunità Natalia Maramotti, la Giunta comunale di Reggio Emilia ha deliberato di aderire all’appello promosso da Amnesty International a favore di Sakineh Mohammadi Ashtiani – la donna detenuta nel braccio della morte nel carcere iraniano di Tabriz giudicata colpevole di adulterio e condannata alla lapidazione – e di tutte le donne e uomini che vengono condannati a morte o a pene che ne ledono i diritti umani. In Iran altre 20 persone (tra cui tre uomini) sono infatti al momento detenute in carcere in attesa della lapidazione.

L’adesione all’appello sarà proposta anche al consiglio comunale, per non abbassare la guardia e continuare la pressione internazionale affinché l’annunciata sospensione della condanna per Sakineh si trasformi in revoca totale.

Il sindaco Graziano Delrio invierà inoltre all’ambasciatore Iraniano di Teheran a Roma una lettera con la quale si chiederà di intervenire proprio perché, pur nel rispetto della sovranità del Paese, la condanna sia totalmente revocata.

Nella lettera sarà affermato il dissenso della città verso tutte quelle forme di condanna che ledono i diritti umani.

Tutto il mondo si sta mobilitando per salvare la vita alla donna e, in base alla legge iraniana, solo un perdono dell’Ayatollah Ali Khamenei potrebbe evitare l’applicazione della sentenza di morte. Solo la mobilitazione internazionale delle ultime settimane, alla quale ha aderito anche il Governo Italiano, sta dilazionando l’esecuzione della condanna.

Reggio Emilia è da sempre attenta alla salvaguardia dei diritti delle persone e l’Amministrazione comunale è sempre stata a fianco delle donne che subiscono violenza, sia direttamente tramite la convenzione con l’associazione Non da sola, che indirettamente tramite il coordinamento del Tavolo interistituzionale contro la violenza alle donne. Reggio Emilia è inoltre tra i membri fondatori della Campagna nessuno tocchi Caino.