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Sassuolo: ‘mobilitiamoci per Sakineh’


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L’Amministrazione comunale di Sassuolo ha appeso, questa mattina, sulla torre che capeggia la centralissima piazza Garibaldi, l’immagine di Sakineh con la scritta “Sakineh libera”. Presenti alla cerimonia, oltre al Sindaco Luca Caselli e all’Assessore alle Pari Opportunità Claudia Severi, anche l’Assessore all’Ambiente e ai Giovani Cristiana Nocetti, l’Amministratore di SGP Paolo Maleti e numerose dipendenti e dirigenti comunali.

“Solo una mobilitazione internazionale in difesa della vita, contro la pena capitale e contro una simile barbarie, può salvare Sakineh: una donna di 43 anni condannata alla lapidazione per adulterio nel 2006 che ha già subito il supplizio della fustigazione con 99 frustate davanti ad un figlio”.

L’Assessore alle Pari Opportunità Claudia Severi ha ribadito l’invito alla città, simboleggiato anche con l’esposizione dell’immagine di Sakineh, ad unirsi nell’accorato appello dell’intero mondo occidentale per la sospensione della sentenza.

“Il tempo rimasto a disposizione è poco – prosegue Claudia Severi – anche perché da più parti arrivano ipotesi su una lapidazione che potrebbe avvenire al termine del Ramadan, cioè domani. Pur nel rispetto della sovranità iraniana ci battiamo per contribuire a salvare Sakineh da un atto disumano e offensivo della dignità umana”.

L’assessore alle pari opportunità Claudia Severi, sottoporrà alla Giunta comunale nelle prossime sedute un atto di adesione alla campagna diplomatica avviata dal Governo italiano e all’appello della comunità internazionale, perché non sia eseguita la condanna a morte di Sakineh e perché questa brutale e ingiustificabile forma di violenza possa essere spazzata via e per sempre.

“Lottare per la libertà di Sakineh – conclude l’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Sassuolo Claudia Severi – significa difendere la libertà di tutti e opporsi a tutte le forme di sopruso e violenza nei confronti delle donne; soprattutto per quelle a cui vengono negati i diritti più elementari”.