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Rilevato a Bologna un caso importante di Chikungunya: attivate le misure di difesa


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Nella sera dell’8 settembre dopo la segnalazione di un caso di Chikungunya, una malattia endemica delle aree tropicali, il Dipartimento di Sanità Pubblica ha fatto analizzare un campione di sangue al Laboratorio di riferimento regionale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Policlinico S.Orsola-Malpighi. Da qui la conferma nella stessa serata che un cittadino bolognese, di ritorno dal Sud est asiatico, ha contratto la malattia trasmessa da una puntura di zanzara infetta.

Fino a sabato l’area circostante la casa della persona colpita, via Molinelli e dintorni nel Quartiere Santo Stefano, sarà sottoposta ad interventi di disinfestazione seguendo uno specifico protocollo della Regione. La popolazione è stata avvertita tramite specifica informazione in merito.

Per prevenire l’insorgenza di eventuali casi secondari occorre proteggersi dalle punture di zanzara tigre utilizzando repellenti epidermici e prodotti che allontanano le zanzare (zampironi e piastrine). Bisogna, inoltre, evitare il proliferare della zanzara attraverso l’uso di larvicidi nei pozzetti e nei tombini ed eliminando sottovasi. E’ opportuno evitare i ristagni di acqua e non lasciare secchi o contenitori con l’apertura rivolta verso l’alto.

La Chikungunya è una malattia infettiva che normalmente ha un decorso benigno con una fase acuta che dura circa una settimana, mentre possono rimanere dolori articolari per alcuni mesi. La terapia è di tipo sintomatico.