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Tutti in classe: il nuovo anno scolastico tra Emilia-Romagna ed Europa


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Il messaggio del Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna Marcello Limina.

Tutti in classe! E’ con questo slogan che abbiamo voluto lanciare una serie di iniziative per dare il via a questo anno scolastico 2010/2011 e far conoscere la ricchezza dell’offerta formativa che in Emilia-Romagna viene messa in campo.

Un’offerta formativa per tutti, sia per chi da anni frequenta la scuola, sia per gli studenti che, per la prima volta, – le bambine ed i bambini della scuola dell’infanzia, i nuovi arrivati da altre regioni o dall’estero, o chi crescendo cambia ordine di studio – conosce la sua nuova scuola, i suoi nuovi compagni, i suoi nuovi insegnanti.

E’ a questi nostri figli che va il mio pensiero: se è vero che il primo giorno di scuola porta con sé emozioni e ricordi, lo è tanto più per chi affronta le novità di un nuovo mondo tutto da esplorare.

Alle loro famiglie il mio messaggio è di rassicurazione e grande attenzione: la nostra scuola è viva ed i loro figli mettono piede in un ambiente sano dove è importante relazionarsi ma anche imparare, conoscere ma anche conoscersi. Dove la pluralità di espressione nel segno del rispetto dell’altro è ancora molto presente. Dove gli apprendimenti di base sono garantiti, se è vero che il recente rapporto del Servizio Nazionale di Valutazione colloca i risultati in italiano e matematica dei nostri studenti delle primarie e della secondaria di primo grado sempre al di sopra della media nazionale.

Non è un compito facile, come intendiamo fare in questo anno, potenziare gli interventi e gli apprendimenti con investimenti e ulteriori sforzi rispetto agli anni che ci hanno preceduto, soprattutto in un momento come questo in cui la scuola è cartina di tornasole delle difficoltà anche economiche del paese e su di essa si concentra una lotta che non sempre – nei toni e nei fatti – rispetta il fattore educativo di cui dovrebbe nutrirsi.

Come Ufficio scolastico regionale, a fronte di una situazione difficile, si è fatto il possibile, anche in sinergia con la Regione, per non incidere troppo sulla realtà operativa delle singole scuole. Si è fatto tutto quanto era nelle nostre facoltà per privilegiare la formazione delle classi, cercando di dare risposte che, pur nel vincolo delle risorse, fossero coerenti con uno stare bene a scuola, superando i localismi e guardando alle esigenze delle famiglie: appunto, il supporto alle giovani coppie sposate con la scuola dell’infanzia, l’attenzione alle classi numerose, la riqualificazione degli adulti con la formazione permanente, la conservazione di qualche classe dove altrimenti non ci sarebbe scuola, la stessa quantità di tempo pieno e tempo prolungato rispetto all’anno scorso.

Su tutto questo assicuriamo il nostro impegno che, però, risulterebbe vano se non ricordassimo chi sono i protagonisti della vita in classe: i docenti. Crediamo negli insegnanti come preziosissima mediazione e guida verso i saperi, ma anche verso l’umanità e il rispetto degli altri e del pluralismo. Piero Calamandrei era solito dire: “Trasformare i sudditi in cittadini è miracolo che solo la scuola può compiere” un miracolo di cui i professori posseggono il carisma.

A tutti loro va il mio augurio di buon inizio, magari con il pensiero rivolto alle paure o alle insicurezze che animavano loro quando erano dall’altra parte della cattedra, per capire meglio i bambini ed i ragazzi loro affidati, per definizione generazionale in continua e turbolenta evoluzione. Ed in particolare i miei auguri vanno a quei docenti che hanno potuto stabilizzare quest’anno il loro impiego: l’auspicio è che, indipendentemente dagli anni di attesa, possano conservare intatto l’entusiasmo per rinnovare il loro contributo alla scuola.

In un saluto di inaugurazione non posso dimenticare tutto il personale della scuola, sia quello impegnato quotidianamente nelle singole istituzioni nelle varie mansioni, sia quello che si impegna negli uffici scolastici di tutte le province per garantire il funzionamento del sistema. A loro va il mio ringraziamento; se siamo una regione che può vantare regolarità e correttezza di risposta al cittadino-utente, il merito è del senso di responsabilità diffuso unito ad una capacità di ascolto dei bisogni assolutamente di livello.

Ed allora buon inizio di anno scolastico all’insegna del piacere della scoperta, dell’entusiasmo dell’incontro e della costruzione del futuro: tutti in classe!

L’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna