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Mattiello (Fim-Cisl) replica alla Ferrari


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«Il contratto integrativo della Ferrari è scaduto il 31 dicembre 2008 ed è stato prorogato di un anno. Pertanto a oggi siamo ancora in attesa di rinnovarlo». Lo afferma il segretario provinciale della Fim-Cisl, Claudio Mattiello, che replica alla nota inviata ieri da Maranello contro gli scioperi proclamati dai sindacati nei sabati di straordinario. «L’azienda dichiara ciò che più le conviene, ma omette di precisare che nell’accordo firmato a maggio si era impegnata ad avviare la trattativa sul rinnovo dell’integrativo – ricorda Mattiello – È vero che a maggio abbiamo condiviso le forme di flessibilità già previste dal precedente integrativo, così come abbiamo condiviso percorsi di esternalizzazione e forme di ammortizzatori sociali per alcuni reparti. Quel verbale di accordo, però, – continua il segretario della Fim – contiene anche l’impegno della Ferrari a effettuare incontri, già dal mese di luglio, per avviare la trattativa sul rinnovo dell’integrativo aziendale. Se il contratto fosse ancora valido, come sostiene oggi l’azienda, per quale ragione quattro mesi fa ha sottoscritto l’impegno a rinnovarlo»? Mattiello aggiunge che a luglio la Ferrari ha effettivamente incontrato le rsu proprio per cominciare a discutere l’integrativo. La situazione è cambiata dopo l’incontro di martedì scorso, 7 settembre, durante il quale l’azienda ha dichiarato che non era in grado di affrontare il tema del rinnovo contrattuale, aggiungendo che sui difetti riscontrati sulla Ferrari 458 Italia non poteva escludere la responsabilità dei dipendenti, con relativa incidenza sul premio di risultato. «Noi della Fim riconosciamo l’esigibilità dei sabati comandati. Tuttavia – dichiara Mattiello – ribadiamo che bisogna avviare la trattativa sul rinnovo dell’integrativo aziendale. Quanto ai difetti riscontrati sulle 458 Italia, non devono influire sulla definizione dei nuovi parametri della qualità e sul calcolo del premio di risultato. In assenza di queste risposte i lavoratori in assemblea hanno deciso di sospendere il lavoro comandato al sabato. Se la Ferrari cambia atteggiamento – conclude il segretario provinciale della Fim-Cisl – restiamo disponibili a un confronto che possa riconoscere pari dignità e rispetto sia alle esigenze aziendali che alle aspettative dei lavoratori».