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Scuola pubblica Scandiano, interviene il Comune a regolare il “pre” e il “post” scuola

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Le prime conseguenze dei tagli inflitti alla scuola pubblica dal Governo si sono resi evidenti nel Comune di Scandiano dove l’amministrazione è stata costretta ad intervenire per garantire alle famiglie il servizio di pre (7.30/8.00) e post (12.30/13.00) scuola nei 6 plessi di scuola primaria.

Fino ad oggi il servizio è stato garantito con il personale ATA attraverso una convenzione che la stessa amministrazione stipulava di anno in anno con le Dirigenze Scolastiche per le funzioni miste e che permetteva di riconoscere al personale dello Stato anche una piccola indennità di natura economica.

Da settembre, stando alle dichiarazioni di alcuni dirigenti scolastici, questo non è più possibile ed il Comune è dovuto intervenire tempestivamente, attraverso le cooperative sociali, per organizzare in un servizio che è indispensabile per le famiglie con entrambi i genitori al lavoro.

“Sicuramente, ribadisce l’assessore alle Politiche Educative Alberto Pighini, preferivo la soluzione precedente con l’utilizzo del personale ATA: era meno dispendiosa e non gravava sulle spalle delle famiglie”. “Ipotizzare un servizio così ramificato e complesso, prosegue l’Assessore, costerà all’amministrazione non meno di 50mila euro annui e saremo costretti a chiedere alle famiglie una retta mensile di 15 euro per tentare di coprire almeno la metà dei costi preventivati: ma tutto dipenderà dagli alunni iscritti”.

“Il problema del rapporto fra scuola e comunità locali, conclude l’Assessore, in questa fase di grave crisi economica diventa oggi giorno più difficile e si pone con urgenza l’esigenza di istituire tavoli di confronto con i Dirigenti Scolastici per discutere anche degli assetti e dei modelli organizzativi di una istituzione che non è più in grado di reggersi con le proprie forze e che fatica sempre più a rispondere alle complesse esigenze delle famiglie.”