Il segretario regionale del Partito democratico, Stefano Bonaccini, chiede ai rappresentanti del Carroccio di avere un confronto di merito su leggi ad personam, patto di stabilità e federalismo.
«A me sembra di sognare. La politica comporta di assumersi la responsabilità delle cose che si dicono e si fanno. E la serietà di entrare nel merito dei problemi. Non mi era mai capitato, in tanti anni di impegno politico e amministrativo, di imbattermi in segretari di partito che evitano sempre di affrontare le questioni poste e le buttano in caciara parlando d’altro. Spero dunque che questa volta Ghelfi e Bellei, invece di insultare o di dire che aumentano i voti, intervengano nel merito di questioni che riguardano la vita delle persone, delle famiglie, dei lavoratori.
Io registro che la Lega continua a fare il contrario di ciò che prometteva, in tal modo facendo anche seri danni al Paese e al territorio. Innanzitutto Ghelfi e Bellei devono trovare il coraggio di dire se condividono e perché il voto che impedisce di utilizzare le intercettazioni su Cosentino. Io lo trovo un provvedimento vergognoso che ha il segno non del garantismo ma dell’impunità. Agli elettori della Lega era stato forse promesso che avrebbero votato ogni legge “ad personam” per evitare processi al premier e ai vari Cosentino? Perché contro il decreto salva processi e la legge bavaglio in piazza ci siamo andati noi e non i leghisti? Le leggi speciali che hanno favorito la cosiddetta cricca ai leghisti vanno bene? Le possiamo cambiare o cancellare? Così come rimane senza risposta, e questo è davvero contro i lavoratori e gli imprenditori delle nostre parti, il motivo per cui dite no alla proposta del Pd di allentare il patto di stabilità per permettere ai Comuni virtuosi di spendere soldi, frutto delle tasse delle nostre comunità, da investire in quelle opere pubbliche che sarebbero ossigeno fresco per l’economia locale. Si badi bene: stiamo parlando di un miliardo circa di euro fermo nelle casse dei Comuni dell’Emilia-Romagna e poco meno di cento milioni di euro in quelli modenesi. Perché non possono essere spesi? Non abbiamo ancora ricevuto la benché minima risposta come peraltro chiedono le associazioni imprenditoriali e i sindacati.
Infine è bene mettere in guardia i modenesi dal presunto federalismo che vuole la Lega. A oggi, sfido i segretari a dimostrare il contrario, l’unico effetto di questo governo è che dalla nostra regione mancheranno 740 milioni di euro, alla faccia del trasferimento di poteri ai territori. Mi citino un caso di federalismo fiscale applicato agli enti locali. Se non si farà chiarezza, il vero rischio è che con la favoletta dei costi standard i modenesi si trovino a dover pagare più tasse, e senza avere più servizi. Ecco, ci sarebbe abbastanza carne al fuoco per un confronto serio come si dovrebbe fare in politica tra maggioranza e opposizione.
E’ stato un segno di grande debolezza non invitare me o altri dirigenti del Pd alle feste della Lega, mentre noi abbiamo invitato i vari Calderoli, Alessandri e via dicendo. E’ un grande segno di debolezza non rispondere mai nel merito. Vediamo se è la volta buona, e per favore si eviti di dire che vaneggio. Mi dissero così quando osservai che la Lega non era in queste terre il monolite che voleva apparire. I fatti e gli scandali di questi mesi (multe, caso Guastalla, espulsioni e commissariamenti) credo ne siano la prova».