Home Bologna Donna morì a Bologna per scambio Tac: giudice rinvia l’udienza

Donna morì a Bologna per scambio Tac: giudice rinvia l’udienza

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E’ iniziata oggi, a distanza di tre anni dai fatti, l’udienza preliminare sulla vicenda giudiziaria di Daniela Lanzoni la donna di 54 anni deceduta il 27 settembre 2007 al Policlinico S.Orsola Malpighi di Bologna a seguito dell’asportazione di un rene sano. L’intervento fu deciso dopo una diagnosi sbagliata dovuta ad uno scambio di Tac che in realtà apparteneva ad una donna con lo stesso cognome. Per il grave episodio il pm Francesco Caleca aveva chiesto, alla fine dell’aprile 2009, il processo nei confronti di quattro medici ed un tecnico di radiologia medica accusandoli di omicidio colposo. Su richiesta dei difensori, in mattinata, il Gup Giorgio Floridia ha rinviato l’udienza al prossimo 19 ottobre. In questo lasso di tempo gli avvocati valuteranno se richiedere o meno riti alternativi.

Uno degli imputati, il primario di urologia accusato anche di falso ideologico e materiale perchè – secondo gli inquirenti – avrebbe falsificato l’orario di ingresso in sala operatoria, ha chiesto il giudizio immediato. Nella vicenda era coinvolto anche un urologo – poi licenziato dal Policlinico – accusato di aver falsificato la cartella clinica della vittima per non far comparire l’omessa prescrizione dell’eparina: il 13 gennaio 2009 è stato condannato con il rito del patteggiamento a un anno e otto mesi con pena sospesa.