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Ok dal Consiglio comunale di Modena a manovra da 750mila euro

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Nella seduta di lunedì 27 settembre il Consiglio comunale di Modena ha approvato la seconda variazione al Bilancio di previsione 2010, con il voto favorevole della maggioranza (Pd e Sinistra per Modena), contrario di Pdl, Lega nord, Idv, Modenacinquestelle.it, Udc, Modena nuova e l’astensione di Mpa.

“Si tratta di una variazione di volume modesto – ha spiegato il vicesindaco Alvaro Colombo, assessore alle Politiche finanziarie, illustrando all’Aula la manovra – poco più di 750mila euro di parte corrente e 870mila di storni di spesa di parte corrente”.

La variazione di entrate e spese in conto capitale è più consistente (3,2 milioni), ma per la maggior parte (2,9 milioni) è costituita da contributi provenienti dalla Regione che l’Amministrazione comunale trasferisce ad Acer per effettuare lavori su immobili di edilizia residenziale pubblica.

Per la parte corrente, nettamente dominanti sono le voci che riguardano le politiche sociali, soprattutto attraverso contributi regionali e nazionali per l’acquisto di servizi o per interventi assistenziali.

Dal punto di vista degli equilibri complessivi di bilancio, la variazione va a coprire 600mila euro di minori entrate da sanzioni per violazione del Codice della strada e oltre 59mila da dividendi delle farmacie. Le entrate con cui si copre il disavanzo provengono dalla compartecipazione comunale al gettito Irpef (oltre 182mila euro), dall’addizionale sui consumi dell’energia elettrica (circa 186mila euro) e da riduzioni di spesa: dal noleggio dei sistemi telefonici al noleggio autoveicoli, dall’utilizzo di sistemi informatici alle spese per i buoni mensa. Con tali entrate sono stati anche finanziati il progetto “city port” per 90mila euro e la convenzione con l’Università per la riduzione del rischio sismico per 42mila euro.

Per quanto riguarda gli storni, la voce più significativa riguarda l’utilizzo da parte dell’assessorato alle Politiche sociali di un finanziamento regionale di 400mila euro trasformato da contributo per minori, adulti e anziani in acquisto di servizi per gli stessi utenti. Servizi finanziati con storni sono realizzati anche dal settore Istruzione e saranno ripetuti nei prossimi anni.

Per quanto riguarda la variazione in conto capitale, si registrano in entrata un contributo di 790mila euro da Autostrade per l’Italia per il percorso ciclo-pedonale San Donnino-San Cesario e uno regionale di 370mila euro per interventi sul trasporto pubblico.

Nelle voci di spesa c’è la realizzazione delle corsie preferenziali su via Emilia e viale Fabrizi per un milione di euro, in parte finanziata con contributi regionali. Inoltre, 112mila euro vengono previsti per interventi di adeguamento dei semafori, altri 100mila per lavori alla casa protetta Ramazzini e 200mila per interventi di manutenzione straordinaria sul mercato di via Albinelli. Per quanto riguarda viabilità e sicurezza, 650mila euro vanno per la realizzazione delle rotatorie via Virgilio-via Emilia e via Emilia-via Scartazza.

Consente, invece, di risparmiare 145mila euro la progettazione interna di adeguamento di strada Saliceto San Giuliano, del collegamento tra via Giardini e il Peep Panni e della rotatoria su via Giardini.

“Il dato politico di maggiore rilievo – ha detto Colombo – è rappresentato dalla riduzione delle entrate da sanzioni: dai complessivi 4 milioni 850 mila euro del 2009 ai 4 milioni 122 mila euro di quest’anno: un calo che va interpretato come risultato positivo”. Mentre l’andamento delle concessioni edilizie, dopo la diminuzione iniziale, corretta con la prima variazione, appare al momento in linea con le previsioni. “Questo non significa che si sia già raggiunto il completo riequilibrio di bilancio – ha concluso l’assessore – ma che le manovre adottate hanno consentito un significativo rientro. Nel corso dell’anno abbiamo risparmiato un milione di euro e ciò dimostra la capacità di ristrutturare l’efficienza della macchina comunale valorizzando le risorse dell’Amministrazione”.

LUNGO DIBATTITO IN AULA

Un lungo dibattito consiliare ha preceduto la votazione della seconda variazione del Bilancio di previsione 2010 del Comune di Modena.

In apertura, Vittorio Ballestrazzi (Modenacinquestelle.it) ha evidenziato che “il risparmio di 145mila euro su una progettazione esterna spostata all’interno del Comune deve diventare un esempio” e ha ricordato che la legge Merloni prevede incentivi per il personale interno impegnato in tal senso. Il consigliere si è inoltre compiaciuto delle minori entrate provenienti dalle sanzioni stradali e ha invitato il Comune a reperire risorse economiche anche “agendo nei confronti degli evasori fiscali”. Per Eugenia Rossi (Idv) “la variazione è inconsistente, inutile e non affronta i problemi nodali di un bilancio che dimostra le carenze dell’Amministrazione comunale nei confronti della crisi. Sono falliti importanti tentativi di modifica, a partire dal Piano casa: manca la presa di coscienza del problema degli sfratti e tutte le varianti al Poc che sono state presentate non hanno sortito alcun risultato sul mercato immobiliare”.

Per Nicola Rossi (Lega nord) quella dell’Amministrazione comunale è “una politica di bilancio che va ad intaccare l’imposizione fiscale senza nessun taglio delle spese superflue: ci troviamo a fare i conti con previsioni fuorvianti che si basavano su entrate imprevedibili, le sanzioni. E per compensare le minori entrate, le risorse sono state prese da Ici arretrate e da addizionali dell’energia elettrica, fondi che potevano essere diversamente usati”.

Per il Pdl, Olga Vecchi ha ricordato che il suo gruppo da anni esorta l’Amministrazione a operare tagli perché le risorse sarebbero arrivate a mancare. “Non siamo tenuti a tagliare scuola e servizi primari – ha precisato – c’è un altro modo per risparmiare: noi attacchiamo le consulenze”. “Evidentemente questo Comune non fa nulla per modificare la struttura della spesa – ha ribadito Adolfo Morandi – non c’è neppure la volontà di ascoltare le proposte delle opposizioni. Occorre rivedere il sistema di gestione dei servizi e mettere mano all’organigramma del Comune, che ha 42 dirigenti con costi molto elevati”.

“Un giudizio negativo sul bilancio di previsione – è stato espresso anche da Davide Torrini (Udc) che ha aggiunto: “Se si aprirà un dibattito vero su come ristrutturare il bilancio, noi siamo interessati a svolgere un ruolo responsabile. Tutti sono capaci di tagliare riducendo i servizi, la vera sfida è tagliare evitando che a pagare siano i cittadini”. Anche Sergio Celloni (Mpa) ha chiesto che “in questo momento di crisi la macchina pubblica sia governata in modo diverso per ridistribuire le risorse tra le voci di spesa e le priorità. Mi sembra un palliativo quello che oggi si propone di fare – ha affermato – mentre dovremmo ragionare in termini di larga scala, dove l’efficienza non va vista solo in relazione ai singoli servizi”.

“Una variazione di soli 755 mila euro è la dimostrazione delle straordinarie capacità di previsione dell’Amministrazione comunale”, ha osservato Salvatore Cotrino (Pd), che ha sottolineato le criticità del 2010, “anno dell’impatto della crisi economica”, e la capacità del Comune di trovare le risorse senza toccare le aliquote dell’imposizione fiscale. Sempre per il Pd, Giuliana Urbelli ha aggiunto: “Anche noi sosteniamo che sulle consulenze si potrebbe fare meglio, ma qualcosa è stato fatto: auspichiamo che il risparmio di 150 mila euro sia un primo ridimensionamento di queste spese”. Giorgio Prampolini ha messo in guardia circa i nuovi tagli ai trasferimenti agli enti pubblici previsti dal decreto Tremonti “che metteranno anche la nostra amministrazione su un banco di prova” e ha concluso: “Dovremo tutti abituarci ad essere più poveri; la sfida sta nel riscoprire una maggiore sobrietà”. Per Paolo Trande “siamo davanti a un apparato tecnico e amministrativo di prim’ordine, mentre noto un certo strabismo: ho letto sui giornali che in una città non lontana il calo delle multe è stato del 40 per cento, a Modena si incassano 600 mila euro in meno dalle sanzioni e il dato viene letto come incapacità di fare previsioni di bilancio”.

Per quanto riguarda il Piano casa, l’assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti ha ricordato che quello nazionale prevedeva 550 milioni di euro ridotti a 200. A Modena erano destinati 2 milioni 954 mila euro per il recupero di 110 alloggi, sono arrivati 450 mila euro dal Fondo nazionale che la Regione ha integrato con 2 milioni 504 mila. “Abbiamo fatto 4 bandi di sostegno all’affitto dando contributi a più di 100 famiglie. Non riusciamo a rispondere a tutti gli sfratti per la carenza di alloggi, per questo offriamo alle famiglie la nostra disponibilità a contribuire ai costi per l’affitto nel mercato privato”, ha spiegato.

In conclusione, il sindaco Giorgio Pighi ha osservato che “il bilancio del Comune è risultato quello meno indebitato in conto capitale e quindi Modena è il capoluogo con meno debiti. Ciò è espressione di forte solidità, ma è anche un’ingiustizia, poiché non possiamo rivedere questa situazione per colpa del Patto di stabilità”. Riguardo alle “consulenze”, il sindaco ha parlato di “uno strumento che va utilizzato in maniera appropriata, quando nell’organico mancano le competenze”.