Home Regione Sovraffollamento carceri: triste primato per l’Emilia Romagna

Sovraffollamento carceri: triste primato per l’Emilia Romagna


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Non accenna a diminuire l’allarme sovraffollamento nelle carceri italiane, dove i detenuti sono oggi oltre 68.700. I penitenziari dell’Emilia Romagna, in particolare, sono quelli che piu’ hanno superato la capienza regolamentare, con un indice di affollamento dell’85,7% (4.444 i ristretti in cella al 20 settembre scorso, contro una capienza massima prevista di 2.388). Seguono in ‘classifica’ la Puglia (80,9% di indice di affollamento) e il Veneto (71,6%). A fornire i dati e’ la Uil Pa penitenziari, la quale sottolinea inoltre che la struttura carceraria piu’ affollata e’ quella di Caltagirone (302,6%), seguita da Mistretta (175%), Lametia Terme (173%), Piazza Armerina (160%) e Busto Arsizio (158%). Il sindacato, inoltre, ricorda la tragica statistica di morti in cella, con 51 suicidi (piu’ 123 tentati) avvenuti dall’inizio del 2010, nonche’ l’alto numero di aggressioni ad agenti (265 episodi registrati quest’anno).

“Lanciamo un disperato grido di allarme e un sentito appello – afferma il segretario della Uil penitenziari, Eugenio Sarno – perche’ la societa’ e la stampa prendano coscienza del dramma penitenziario. Le incivili, disumane e degradate condizioni di detenzione cui si coniugano penalizzanti ed infamanti condizioni di lavoro fanno della questione penitenziaria una vera emergenza sanitaria, umanitaria, sociale e di ordine pubblico”.

Il sindacalista, dunque, torna a chiedere un incontro con il ministro della Giustizia Angelino Alfano: “il silenzio del Guardasigilli disorienta e sconcerta – afferma Sarno – nella situazione di sfascio ed inefficienza che caratterizza l’Amministrazione penitenziaria e’ necessario un suo intervento. Convocare un tavolo con le rappresentanze sindacali potrebbe aiutarlo a definire il quadro reale della situazione e portarlo a ritrovare il bandolo della matassa. Potrebbe essere un ultimo, disperato, tentativo di riprendere il controllo di una situazione che gli e’ sfuggita di mano”.