Home Modena Frank Agyei, Coordinamento provinciale SEL Modena: adesione al presidio Cie di domani

Frank Agyei, Coordinamento provinciale SEL Modena: adesione al presidio Cie di domani

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Sinistra Ecologia Libertà Modena accoglie l’appello di Rifondazione Comunista Modena alla mobilitazione sul vergognoso caso dell’operaio ghanese Frank Agyei – che rischia di essere espulso dall’Italia per violazione della legge Bossi-Fini, pur essendo in regola con i contratti di lavoro e d’affitto e versando i contributi all’Inps – e aderisce al presidio che si terrà domani, sabato 2 ottobre 2010, dalle ore 16 davanti al C.I.E. di via La Marmora per chiederne la scarcerazione.

Una faccenda esemplificativa della nuova narrazione leghista-populista sulla criminalizzazione preventiva degli immigrati, di cui un tassello ulteriore è stata l’approvazione legislativa recente del cosiddetto “reato di clandestinità”. Frank era stato assunto alla fine degli anni ’90 da un’officina meccanica, regolarmente, e, nel 2002, è entrato in stato di clandestinità – perdendo, dunque, il permesso di soggiorno – per un precedente di droga. Durante tutti questi anni, ha vissuto e lavorato – spedendo i soldi alla famiglia tornata in Ghana – come un qualsiasi essere umano non marchiato dallo stigma del “clandestino” – pur essendolo formalmente – e che, faticosamente, tesse la tela della propria esistenza. Negli scorsi giorni, il controllo della Polizia, il trasferimento nelle strutture del C.I.E. (ex C.P.T.) di via La Marmora (lì dove potrà restare per un massimo di 180 giorni in attesa di conoscere il suo futuro, che potrebbe coincidere con l’espulsione dal Paese), l’accusa ai suoi datori di lavoro di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Noi opponiamo alla legge Bossi-Fini, l’articolo 3 della nostra Costituzione italiana che stabilisce il principio dell’eguaglianza tra le persone, impegnando lo Stato a rimuovere gli ostacoli che ne impediscano il pieno raggiungimento. Questo principio, di fatto, nei confronti di milioni di cittadini stranieri è disatteso.

SEL Modena condivide e sostiene la proposta dell’Arci di avviare un percorso che porti al deposito in Parlamento di due proposte di legge di iniziativa popolare:

1) una proposta di legge che riformi la normativa sulla cittadinanza, con l’introduzione dello ius soli (diritto che deriva dalla nascita su un determinato territorio), aggiornando i concetti di nazione e nazionalità sulla base del senso di appartenenza ad una comunità determinato da percorsi condivisi di studio, di lavoro e di vita;

2) una proposta di legge che riconosca ai migranti il diritto di voto nelle consultazioni locali, quale strumento più alto di responsabilità sociale e politica.

E inoltre, su questo secondo punto, SEL Modena, da sempre impegnata sul tema delle differenze e dell’interazione culturale, coglie positivamente la proposta di discussione in Consiglio Comunale, presentata da alcuni consiglieri del Partito Democratico, sul riconoscimento del diritto di voto ai cittadini non comunitari.

(Coordinamento provinciale SEL Modena – Forum “Legalità, Diritti umani e civili, Intercultura”)