La Oleomeccanica modenese 2010 Srl in liquidazione (ex Oilmec) è fallita il 4 ottobre scorso, dopo aver presentato volontariamente i libri in Tribunale. La vertenza aziendale che da agosto vede coinvolti i 45 lavoratori della Oilmec (38 nello stabilimento di Cavezzo e 7 nello stabilimento di Bagnacavallo-Ravenna), con presidio permanente dal 15 settembre davanti all’azienda, ha trovato quindi il suo triste epilogo.
Grazie all’intervento dell’assessore provinciale al Lavoro Ori, l’azienda ha comunque dato la disponibilità a presenziare al tavolo istituzionale che sarà a breve attivato per discutere delle prospettive occupazionali e di quali soluzioni siano attuabili al fine di ricollocare i lavoratori, avendo comunque la proprietà manifestato l’intenzione a continuare l’attività in qualche forma.
“A seguito del fallimento – affermano Erika Morselli Fiom/Cgil e Alessandro Gamba Fim/Cisl – la discussione da affrontare con il curatore fallimentare riguarderà l’attivazione e la gestione del nuovo anno di Cigs a seguito della procedura concorsuale, e degli altri strumenti indispensabili per attenuare gli effetti derivanti dalla cessazione dell’attività dell’azienda e dal suo fallimento e per facilitare il reimpiego della forza lavoro in altre realtà produttive”.
Fiom e Fim hanno tenuto oggi alle ore 14.30 l’assemblea con i lavoratori e insieme hanno deciso di smobilitare il presidio davanti all’azienda.
“Speriamo che nell’Area Nord il caso della Oilmec rimanga solo un brutto ricordo – affermano i sindacalisti di Fiom e Fim – perché la crisi durerà ancora a lungo e solo con il dialogo tra azienda e lavoratori si possono trovare le soluzioni per uscirne, a tutela sia delle aziende che dell’occupazione”.





