Nasce da una iniziativa dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia il convegno 2010 “Leave policies in time of global economic crisis – Politiche di congedo durante la crisi economica globale” del Network internazionale ‘Leave policies and research’, che punta ad accertare il livello di welfare più rispondente alle necessità di gestione semplificata del rapporto tra vita familiare e vita lavorativa.
Ospitato giovedì 7 e venerdì 8 ottobre 2010 a partire dalle ore 9.00 presso il Palazzo Malvezzi (via Zamboni, 22) a Bologna e realizzato grazie al sostegno di Hera SpA, Provincia di Bologna e di Impronta Etica, il convegno radunerà per l’occasione alcuni dei principali esperti internazionali – accademici, operatori del settore – di politiche di welfare in tema di congedi parentali, gestione e interventi legislativi a favore delle famiglie con bambini.
La sfida di questa due giorni, che vedrà impegnati qualificati docenti dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, si concentrerà in particolare sul tema delle politiche dedicate ai lavoratori con figli nel tempo della crisi economica globale e su quanto facciano le aziende per favorire la conciliazione fra lavoro e cura della prole concedendo part time, lavoro flessibile e altre forme di supporto.
A fronte della crisi economica e dei tagli effettuati, i cambiamenti demografici e sociali intervenuti, la nuova domanda di uguaglianza sul posto di lavoro, la necessità di nuove politiche sociali, il peso per le donne del doppio carico del lavoro e dei compiti domestici hanno determinato una situazione che richiede la definizione di nuove e più appropriate politiche di welfare.
Oltre alle relazioni del prof. Dino Giovannini, organizzatore del convegno, e della prof. ssa Tindara Addabbo, docenti dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, verrà presentata una ricerca svolta da Hera SpA e Impronta Etica su 22 aziende dell’Emilia Romagna circa le azioni “family frendly” e di supporto ai lavoratori con bambini.
Accanto a ciò troveranno ampio spazio gli interventi di numerosi esperti stranieri chiamati a portare la propria esperienza e a discutere le proprie ricerche. Al centro la crisi e il suo impatto sulle politiche a favore della famiglia, ma anche l’esperienza e la gestione del welfare in altri stati europei e nuove proposte sulle politiche dei congedi.
“Per i genitori che lavorano e che hanno dei figli piccoli – ha spiegato il prof. Dino Giovannini, docente di Psicologia sociale e di Psicologia di Comunità presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia – conciliare la famiglia e il lavoro è un dilemma, perché le strategie per farlo comportano, per come si caratterizza la situazione attuale, costi troppo elevati in termini di abbandono o perdita del lavoro, di difficoltà incontrate quando lo si mantiene, di pesanti conseguenze sulla condizione socio-economica della famiglia, (si sottolinea a questo proposito che è in aumento la percentuale di chi ritiene insostenibile l’elevato costo della retta dei servizi per l’infanzia), di rinunce a scegliere in base alle proprie aspettative e ai propri progetti di vita sia familiare che professionale, di diminuzione del benessere psicologico. Il peso di questi costi grava ancora purtroppo sulle coppie, sui nonni e sui famigliari e, prevalentemente, sulle donne. Conciliare scelte riproduttive e lavorative significa per molte donne con figli piccoli avere un diritto di scelta non solo teorico ma la reale possibilità di non dover subordinare le proprie scelte. Appare dunque evidente che il dilemma che caratterizza vita privata-familiare e lavoro è una faccenda cui dare assoluta priorità nelle scelte politiche”.