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Tragedia Novi, Circolo Culturale Artemisia Sassuolo: ‘Begm Shnez la nostra Sakineh’


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Sono passati così pochi giorni dai nostri comunicati in difesa di Sakineh e contro le molestie sessuali in Italia che guardare le copertine dei quotidiani che riportano, a caratteri cubitali, la tragedia di Novi di Modena dove Begm Shnez, madre di Nosheen Butt, è stata uccisa a colpi di mattone sulla testa dal marito Kahn Hamad Butt, dove un ragazzo di 19 anni Umair ha ridotto sua sorella Nosheen in fin di vita dopo averla colpita più volte a sprangate, dove una madre che non accetta le tradizioni che violano i diritti delle donne e si schiera dalla parte di sua figlia per evitare un matrimonio combinato, si trovi ad essere uccisa domenica, in pieno pomeriggio, in un cortile di un qualunque paese della nostra provincia a “sassate”, come “promesso” ma evitato fino ad ora a Sakineh, è veramente inquietante.

Inquietante come sapere che questa storia è ultima solo in ordine di tempo di quelle tragedie di “femminicidio trasversale”, come Sanaa, Hiina e tutte le altre ragazze massacrate dal padre, e che sarebbe ora che queste tragedie finissero.

Inquietante come pensare che un ragazzo di 19 anni che lavora, studia, frequenta i nostri figli e si veste come loro, sia ancora così legato ad una educazione tradizionalmente maschilista e violenta, nascosta dietro il pretesto del credo religioso, che lo rende capace di colpire sua sorella fino alla morte.

Inquietante come riflettere su questa storia di emarginazione e, a suo modo, emancipazione e capire che ancora oggi c’è un abisso fra la nostra cultura e quella delle persone straniere che coabitano nelle nostre città, nei nostri palazzi, nelle nostre scuole.

Inquietante capire che, purtroppo, ci vorranno ancora violenza e morte per arrivare alla “liberazione” di queste giovani donne, nate e cresciute in Italia ma ancora costrette e legate a doppio filo ad una cultura che non è più la loro e che pagano con la vita scelte per noi “normali” ma per loro coraggiose come scegliere come vestirsi, cosa studiare, chi sposare.

Non ci sono alibi né scusanti di alcuna matrice, né etnica, né religiosa, dinanzi questi delitti patriarcali. Denunciamo questi soprusi: aiutiamo le nostre amiche straniere ad integrarsi, a difendersi e a urlare i loro diritti, incontriamoci per parlare di questi problemi, partecipiamo al loro dolore, sopprimiamo questa sorta di omertà che ci fa dire “Tanto capita solo a loro …”, non è così !

Noi siamo loro, noi siamo l’esempio di quello che vogliono e che vorrebbero. Nessuna donna al mondo dovrebbe più morire per il diritto alla libertà di scelta, di pensiero, di amore.

Sabato prossimo, 9 ottobre alle ore 20.30, si terrà a Novi di Modena una fiaccolata di solidarietà organizzata dall’Unione Donne in Italia (UDI) di Modena, con partenza da Corso Matteotti. Partecipiamo tutti per far sentire la nostra vicinanza a Nosheen, ricoverata in fin di vita, colpita nel corpo ma ancora di più nella dignità, nel cuore e nell’anima.

(Le donne del Circolo Culturale Artemisia Sassuolo)