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Cisl, uova e fumogeni contro sede di via Po a Roma

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Stamattina la sede confederale della Cisl nazionale è stata oggetto di un blitz da parte di un gruppetto non identificato di esponenti di ‘Action diritti in movimento’. I muri della sede di via Po sono stati imbrattati da vernice rossa e uova. Sono stati lanciati anche fumogeni ed alcuni volantini. E’ una nota della Cisl ad informare dell’avvenimento. “Si è trattato di un fatto molto grave che si aggiunge ai numerosi attacchi ed aggressioni in corso in questi giorni nei confronti delle sedi sindacali della Cisl”, dicono dal sindacato che esorta i suoi iscritti, i militanti e tutta la dirigenza “a non farsi intimidire da questi episodi di puro squadrismo organizzato e invita il mondo politico ed istituzionale, e tutte le espressioni della società civile, a non dare spazio ai provocatori di ogni genere, prendendo le distanze in maniera netta da chi vuole destabilizzare il paese attraverso questi episodi di squadrismo e di violenta intolleranza nei confronti di una organizzazione sindacale libera e democratica come la Cisl”.

Sempre stamattina a Merate, in provincia di Lecco, un gruppetto di quattro o cinque lavoratori che la Cisl ritiene aderenti alla Fiom-Cgil ha manifestato davanti alla sede locale di via Trento. Il gruppetto – spiegano dalla Cisl di Lecco – è quindi entrato nell’edificio insultando i lavoratori presenti e distribuendo volantini. “I fatti di Merate – spiega il segretario della Cisl di Lecco, Francesco Di Gaetano – si legano all’assalto di stamattina a Roma alla sede nazionale della Cisl da parte di una ventina di persone. C’è un brutto clima e la tensione si sta alzando troppo. Bisogna abbassare i toni per evitare che queste vicende sfuggano di mano. Da questo punto di vista ben venga che la Cgil locale abbia condannato questi fatti”.

La Cgil – che ha espresso una totale condanna – ha deciso di convocare per lunedì prossimo la segreteria della Fiom. “Per la cultura e la storia della Cgil le sedi sindacali, tutte le sedi sindacali, sono un simbolo democratico e del lavoro e nessuna ragione può giustificare la loro violazione”, dicono dalla segreteria nazionale della Cgil aggiungendo che “affronterà lunedì nell’incontro con la segreteria Fiom questo come primo argomento: è infatti inammissibile ed inaccettabile che non vi sia la più netta sanzione di tali comportamenti e che si possano ripetere”.

“I fatti di Merate sono condannabili e dannosi per tutto il sindacato, ma espellere i responsabili non risolverebbe il problema”, replica il segretario generale della Fiom-Cgil Lombardia, Mirco Rota, che aggiunge: “Chi aderisce alla Fiom deve rispettare regole, statuti e codici disciplinari. Chi non lo fa rischia sicuramente delle sanzioni, ma tre espulsioni non risolverebbero il problema. E’ riduttivo limitarsi a questo, bisogna lanciare messaggi corretti”. “Voglio esprimere al segretario Bonanni la solidarietà dei deputati del Pd e mia personale per l’ennesimo episodio di intimidazione nei confronti della Cisl. Si tratta di gesti inconsulti che vanno prontamente fermati”, afferma dal canto suo il capogruppo del Pd, Dario Franceschini, il quale sottolinea che “il Pd ha già chiesto al governo di riferire in aula sull’accaduto. Episodi come questi non vanno mai trascurati e sottovalutati perché segnano un clima di intolleranza nel paese che va subito circoscritta e contrastata”, conclude.

Fonte: Adnkronos