Da qualche tempo nell’Unione Terre di Castelli la scuola è sotto attacco, ma non da parte del Governo nazionale, come fanno credere, bensì da parte degli enti locali, che tagliano sui servizi connessi alla scuola, e di loro competenza. Ci sono bambini di della scuola dell’infanzia che non avranno quest’anno lo scuolabus, perché troppo oneroso per le casse. E questo significherà, per chi non ha mezzi propri, rinunciare a iscrivere i figli in tale scuola, colpendo proprio quelle fasce di popolazione che avrebbero bisogno di questa scuola per sostegno familiare. Per non voler tornare sulla vicenda delle stoviglie usa e getta nelle mense, che dopo tanti discorsi su riciclaggio, sostenibilità, etc. vanno a riempire i cassonetti dell’HERA.
A questo si aggiunge un polo scolastico nuovo a Vignola che viene per ora accantonato, perché dicono, non strettamente necessario visti i flussi demografici. I casi sono due, o a Vignola non nascono più bambini, o l’amministrazione precedente ha sbagliato in maniera marchiana le previsioni. Senza dimenticare che per fare questo polo i vignolesi pagano una tassa di scopo.
Chi ogni giorno si alza dicendo che la spesa per la formazione e la scuola è primaria, che il diritto di accesso è sacrosanto, dovrebbe dimostrare nei fatti che lo pensa: invece di fronte alla crisi a Vignola si tagliano le spese per la scuola. Però si inaugura un nuovo teatro, di cui il Comune ha la proprietà e la gestione. E ben sapendo che queste attività sono spesso in deficit, probabilmente il comune di Vignola si prepara a usare fondi propri per avviare la stagione teatrale. Di nuovo mi verrà attribuita la scarsa comprensione del valore della cultura. Ma operando con risorse finite, come tutti gli enti locali, ovviamente questo denaro da qualche parte arriva. E forse oggi come oggi, sarebbe stato usato meglio per il trasporto scolastico per bimbi senza voto alle elezioni, e famiglie meno “influenti” e “illuminate” di quelle che frequenteranno il teatro, ma anche con molte meno risorse per ovviare a questa difficoltà.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)