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Favia e Defranceschi (Mov. 5 stelle) sulla morte di una paziente al Maggiore di Bologna


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Giovanni Favia e Andrea Defranceschi (Mov. 5 stelle) hanno presentato per il question time, un’interrogazione alla Giunta regionale sul caso della paziente deceduta il 25 settembre scorso all’ospedale Maggiore di Bologna, nel reparto di terapia intensiva, due giorni dopo aver subito un intervento chirurgico per l’asportazione endoscopica di un polipo duodenale.

A seguito dell’intervento – ha ricordato Favia in aula – la paziente ha iniziato ad avvertire forti dolori addominali accompagnati gonfiore, ma solo circa 20 ore dopo è stata eseguita una Tac d’urgenza, dopo la quale la paziente è stata sottoposta a un nuovo intervento chirurgico. “Vista la sintomatologia tipica di un caso di perforazione – ha detto Favia – è verosimile che si sia atteso troppo tempo per prendere una qualche decisione diagnostica e terapeutica”.

Per tale ragione Favia ha chiesto se nel caso in questione, sul quale – ha ricordato – la Regione ha annunciato l’apertura di una commissione d’inchiesta, siano stati rispettati i protocolli e le linee guida relativi ai casi di perforazione del duodeno e se siano disponibili i dati statistici relativi alla percentuale di perforazioni accidentali durante operazioni endoscopiche duodenali all’Ospedale Maggiore e sulle relative conseguenze.

“Quello di cui stiamo parlando è una tragedia annunciata. A gennaio – ha ricordato Favia – i sindacati hanno inviato una lettera che, in una serie di punti, in particolare, denunciava il decadimento della qualità professionale degli ambulatori diagnostici, primo tra tutti quello endoscopico, con problemi dovuti ai contrastati rapporti tra i medici e la direzione, che avrebbero portato alla scelta di professionisti con maggiore esperienza ad allontanarsi dal reparto”. Tra quanto denunciato nella lettera, anche il verificarsi di numerosi casi di complicanze nel reparto endoscopia. “Una situazione – ha detto Favia – di cui si vociferava da tempo. La cosa gravissima – ha concluso – è che la nota del sindacato sia rimasta lettera morta”.

L’assessore regionale alle Politiche per la salute, Carlo Lusenti ha confermato che il primo ottobre scorso è stata costituita una Commissione di indagine per accertare le circostanze della morte della paziente deceduta al Maggiore. Sugli esiti della commissione contenuti in una relazione conclusiva che verrà predisposta entro il prossimo 20 ottobre, verrà data informazione all’Assemblea legislativa, attraverso la competente commissione assembleare. “Data la delicatezza della situazione, caratterizzata anche dalla fase iniziale delle indagini della magistratura e dei lavori della commissione – ha sottolineato l’assessore – mi riservo di fornire le valutazioni sul caso quando la stessa commissione avrà concluso il suo compito”.

Nella replica a quella che ha definito una “non risposta”, Favia ha commentato: “avremo modo di approfondire”.