Quest’anno le associazioni di volontariato che partecipano alle Fiere d’Ottobre a Sassuolo non saranno più esentate dalla tassa sul suolo pubblico. La denuncia arriva da Susanna Bonettini, capogruppo Pd in Consiglio comunale. Ecco la sua dichiarazione.
«Nessuno può mettere in dubbio l’importanza del volontariato nella società moderna. Persone ed associazioni che dedicano tempo, risorse e strutture alla cura e al sollievo delle fasce più sofferenti della popolazione. Queste attività hanno però bisogno di raccogliere soldi, innegabilmente.
Le fiere d’ottobre hanno da sempre rappresentato un opportunità essenziale per il volontariato sassolese, soprattutto per quanto riguarda l’autofinanziamento. Da quest’anno, inspiegabilmente, l’amministrazione di destra ha deciso di gravare su questa raccolta fondi applicando senza distinguo una tassazione già esistente sull’utilizzo del suolo pubblico, mentre in passato le amministrazioni di centrosinistra avevano sempre deliberato di esentare da questa tassa le associazioni di volontariato proprio durante le fiere d’ottobre. Stavolta il pagamento è stato richiesto in anticipo, non considerando nemmeno l’eventualità che, causa maltempo, l’iniziativa potrebbe saltare.
Perché invece alcune iniziative come la festa brasiliana in piazza piccola, o la festa della Taranta, hanno potuto usufruire del suolo pubblico gratuitamente? Ce lo spieghi l’amministrazione quali sono i criteri di una simile scelta.
Come se non bastasse, le associazioni di volontariato hanno subito un’ulteriore beffa: escluse dalle fiere della domenica, quelle che tradizionalmente portano nel centro di Sassuolo una notevole quantità di cittadini e visitatori da fuori città, sono state spostate alla giornata di sabato, dimezzando di fatto la loro visibilità.Così, invece di valorizzare e sostenere il ruolo del volontariato e della solidarietà nel territorio, lo si sminuisce e relega a piazze di second’ordine.
Vorremmo sapere quali sono le intenzioni della giunta in merito, se crede di continuare a fare preferenze basate su criteri per nulla trasparenti o se magari si accinge entro breve a varare dei regolamenti sensati, che stabiliscano una volta per tutte le sedi, che assegnino i contributi previsti, che insomma rendano un po’ più semplice, e non ancora più faticoso, il già difficile impegno dei nostri volontari».