Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha confermato l’illegittimità della riduzione dell’orario delle classi intermedie di istituti tecnici e professionali. Si paga in tal modo la fretta della Gelmini che, in risposta alle sollecitazioni di Tremonti che chiedeva alla scuola più sacrifici di quelli previsti dalla riforma, aveva anticipato i tagli di orari previsti per quest’anno solo alle prime classi anche alle classi successive.
Riteniamo questa sentenza sacrosanta, sentenza che dimostra ancora una volta (come se non bastassero le manifestazioni degli insegnanti precari della scuola, ora disoccupati, gli scioperi della fame, le proteste degli studenti e dei ricercatori, i tagli all’offerta formativa delle università e delle scuole, etc.) l’inadeguatezza della Gelmini. Siamo anche dell’idea che la celerità della ministra avrà grosse conseguenze anche sul piano locale, essendo gli istituti tecnici e quelli professionali la maggior parte degli istituti presenti sul territorio sassolese: il rischio è che le nostre scuole, ad anno scolastico in corso, siano costrette a rivoluzionare tutti gli orari dalle seconde classi in poi e a rifare le cattedre. Per non parlare dei problemi connessi con il trasporto pubblico.
Chiediamo quindi alla giunta, ed in particolare all’assessore Orienti quali scuole sono soggette alla ricezione di questa sentenza, se la giunta ha intenzione di recepirla e quanti docenti saranno riabilitati.
Presenteremo una interrogazione in consiglio comunale su questo tema.
Raffaele Del Sante, Italia dei Valori Sassuolo