Fabio Filippi, consigliere regionale PDL e vicepresidente della commissione bilancio, ha discusso in consiglio l’interpellanza in cui chiedeva precise informazioni sull’astronomica cifra che la Regione Emilia-Romagna ha speso per la missione cinese.
“Una missione- ha dichiarato Filippi- preparata per tempo dalla Regione, ma che pare sia costata ai cittadini 2 milioni 600 mila euro, cifra esorbitante che molto probabilmente non avrà un ritorno tale da poterla giustificare.” Filippi aveva chiesto chiaramente un quadro preciso dell’organizzazione, delle finalità, dei costi, dei benefici, dei beneficiari, dei risultati, a cui tale missione aveva portato, ma la risposta ricevuta è stata vaga e incerta.
“L’Assessore ha parlato in modo generico della promozione delle eccellenze italiane, delle nuove opportunità che con questa missione si sono aperte alle imprese, del rafforzamento che l’Italia avrebbe avuto, della promozione articolata che è stata fatta.
Peccato che vari sono gli aspetti che non tornano: innanzi tutto la cifra spesa risulta superiore a quella espressa dall’Assessore, il bando è stato indetto in sordina (molte imprese, attente ed interessate non sono riuscite a partecipare).
Insomma vari sono i tasselli che mancano! La sensazione, fondata, è che la risposta dell’Assessore sia di facciata, ma che in fondo ci sia un rifiuto a fare chiarezza su questa missione.” “Siamo alle solite – conclude Filippi – i soldi pubblici troppo spesso vengono scialacquati senza alcuna remora, in un momento in cui la maggior parte dei cittadini non riesce ad arrivare alla fine del mese e molti si trovano addirittura senza lavoro. Non metto in dubbio l’importanza di favorire l’Emilia-Romagna nei mercati del dragone, ma contesto il criterio inadatto e non opportuno!”.