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Bologna, Sonatas: rassegna di musica e parole stasera con gli Araliya

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Stasera, venerdì 8 ottobre alle 21.30, al Jamboree di via del Rondone 4, In In Another Life, Araliya in concerto. Si tratta del secondo appuntamento di Sonatas,la rassegna di musiche e parole realizzata dall’ associazione Culturale dry_art in collaborazione con l’Area Cultura del Comune di Bologna. La direzione artistica di Massimiliano Martines Sonatasanima, ogni venerdì, dalle 21.30, lo spazio dello Jamboree con una selezione delle migliori proposte del panorama emiliano-romagnolo. Sonatas è spazio aperto per voci emergenti del panorama musicale, teatrale e poetico e per tutti gli artisti che della contaminazione hanno fatto il proprio tratto distintivo.

Gli Araliya (Vincenzo Pastano-chitarre, Antonello D’Urso-chitarre, Fabrizio Luca-percussioni) prendono il nome da un fiore bianco dello Sri Lanka che in lingua cingalese significa “bellezza di donna”. Nascono a Bologna nel 2005 da un’idea di due musicisti originari della terra tarantina: Vincenzo Pastano, chitarrista di Luca Carboni dal 2004, e Antonello D’Urso, che è anche compositore e arrangiatore. Pastano e D’Urso sono collaboratori di lunga data: dal progetto western/cinematico dei Pulp Dogs, i cui brani traggono ispirazione all’uso delle colonne sonore nei film di Quentin Tarantino e che li ha portati a suonare alla serata inaugurale della 64° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia alla presenza dello stesso regista americano, fino al lavoro solista di Pastano del 2009, “Compro verità”, le cui atmosfere notturne si ispirano invece ai film di Tim Burton.

Il cd strumentale, che gli Araliya presenteranno a Sonatas, è il frutto di questa lunga collaborazione improntata alla ricerca, dove ognuno dei due chitarristi mantiene intatta, nel dialogo, la propria originale personalità musicale. Questo album d’esordio si compone di brani inediti giocati sulla corda del minimalismo e interpretati con grande sensibilità artistica e brillante tecnica, una vera e propria esplorazione delle possibilità espressive della chitarra; le sonorità di strumenti acustici si fondono a quelli “ambient”, ottenuti con l’uso esperto e mai eccessivo dell’effettistica. Ad accompagnarli, le percussioni di Fabrizio Luca, già collaboratore di Vinicio Capossela, che arricchiscono il concerto di una verve latina.

Ingresso gratuito (consumazione non inclusa). Info e immagini scaricabili da www.dry-art.com