La Giunta Provinciale ha dato il via libera ai contributi finalizzati alla realizzazione di interventi per il diritto allo studio e la qualità dell’istruzione.
“Ancora una volta la Provincia eroga a scuole, enti pubblici e altri enti, che perseguono scopi educativo-formativi e culturali, contributi per complessivi 87mila euro con l’obiettivo di sostenere le scuole nella loro attività didattica e laboratoriale – spiega l’assessore Ilenia Malavasi – In questo modo andiamo a sanare quelle mancanze che sono dovute alle scelte scellerate del Governo Berlusconi. Si tratta di sostenere iniziative e progetti specifici attinenti ai diversi indirizzi delle scuole che arricchiscono il percorso curricolare degli studenti reggiani, recuperando quella qualità e quella ricchezza progettuale-didattica che si riusciranno sempre meno a sostenere a causa di un numero non adeguato di docenti, di un taglio di materie e di ore, di una mancanza di fondi, che mette in seria discussione il principio dell’autonomia scolastica”.
Per questi progetti annualmente vengono così trasferiti circa 310mila euro di fondi propri dell’ente provinciale, erogati a cadenza periodica per il diritto allo studio e la qualità dell’istruzione, a cui se ne aggiungono altri 38.000 di trasferimenti regionali.
“Questi contributi sono la testimonianza di una scelta politica consapevole e fortemente voluta dalla Provincia per sostenere progetti di qualificazione scolastica, quali laboratori didattici per istituti professionali, progetti che promuovono la multiculturalità, la cultura del rispetto e della non violenza, l’ambiente, allestimenti di biblioteche scolastiche, nonchè il sostegno all’istruzione domiciliare ad alunni diversamente abili o temporaneamente impossibilitati a frequentare la scuola.
La preoccupazione – prosegue l’assessore – è che la pesante situazione economica e i tagli che subiranno i nostri bilanci, a causa della manovra correttiva del governo nazionale, cui si somma il taglio nel triennio 2009-2012 di complessivi 8 miliardi di euro, non ci permettano di continuare a investire in tale direzione per mantenere alto il livello qualitativo del sistema educativo reggiano, con forti ricadute sull’offerta formativa”.
“Mentre infatti la riforma che è stata attuata tra gli anni 1997-2000 ha portato alla valorizzazione dell’autonomia scoalstica, alla creazione degli istituti comprensivi, all’idea di una scuola in continuità verticale e in raccordo con il territorio – conclude l’assessore Malavasi – la “manovra” Gelmini mira semplicemente a fare cassa, prescindendo da ogni modello educativo e pedagogico, causando un grave impoverimento culturale ai danni dell’intera collettività.
A differenza del governo nazionale la Provincia continua a credere in una scuola che sappia creare inclusione e uguaglianza, rimuovere differenze socio-economiche, che sappia dare ai nostri ragazzi le basi per quella conoscenza, quel sapere e quella competitività di cui il nostro paese ha bisogno. Questo è il modello di scuola che cercheremo di salvaguardare, perchè fondata sui principi dell’equità, dell’universalità e della competenza”.