“Perché le denunce e le richieste di aiuto avanzate dalla vittima e dalla figlia ai mediatori culturali e alle associazioni di assistenza, sono cadute nel vuoto? Perché, di fronte alle dichiarazioni della Presidente della Comunità pakistana, che ha ammesso come l’80% dei matrimoni che avvengono tra i membri della stessa locale comunità sia combinato, e quindi illegale in Italia, non si sia mossa una foglia? Perché il Sindaco di Novi di Modena non si è mai posto il problema dell’esistenza di una moschea abusiva dove l’omicida riuniva i fedeli e organizzava la preghiera? Quante sono le spese sostenute dal Comune, anche attraverso l’erogazione di contributi pubblici provenienti da altri enti, per attività di mediazione culturale e assistenza sociale rivolte agli stranieri del territorio e quali i soggetti che ne hanno beneficiato?”.
Dopo la lapidazione della donna il 3 ottobre scorso arriva una nuova interrogazione regionale presentata dal Consigliere regionale del Popolo della Libertà Andrea Leoni che nei giorni scorsi ha chiesto alla Regione Emilia Romagna di verificare le irregolarità e le eventuali responsabilità del Comune di Novi di Modena rispetto alla moschea abusiva ricavata nei locali di proprietà dell’omicida e di verificare l’esistenza di altri centri di culto abusivi nella zona.
“Le indagini hanno dimostrato come la condizione di segregazione della donna, di violenza, d’illegalità, di mancata integrazione e di rifiuto dei principi basilari della nostra società, tra cui la conoscenza della lingua italiana, sia diffusa all’interno della comunità stessa. Non vorremmo che dopo la condivisibile fiaccolata, il Sindaco continuasse ad ignorare l’esistenza delle moschee abusive, i pericoli e la diffusione dell’integralismo e del fanatismo islamico. Non vogliamo più che di fronte a notizie di matrimoni combinati non succeda nulla. Perché di rispettoso verso altre persone in queste cose non c’è proprio nulla. Qui siamo in Italia, non in Pakistan. Chi non sta alle nostre regole, chi non impara la lingua e vuole trattare le donne come schiave con tanto di diritto sulla loro vita e sulla loro morte se ne deve andare”.
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IL TESTO DELL’INTERROGAZIONE PRESENTATA ALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA:
Bologna, 8 ottobre 2010
Al Presidente
dell’Assemblea Legislativa
della Regione Emilia Romagna
SEDE
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Il sottoscritto Andrea Leoni, Consigliere regionale del Popolo della Libertà,
in merito
all’omicidio avvenuto domenica 3 ottobre 2010 a Novi di Modena dove un uomo pakistano ha ucciso lapidando la moglie che si era opposta al matrimonio combinato deciso per la figlia;
considerato
– che le indagini sull’accaduto hanno fatto emergere come la condizione di violenza e segregazione in cui vivevano sia la donna uccisa e sia la figlia, fosse stata denunciata dalle due donne ad associazioni del luogo a contatto con la comunità pakistana;
– che la mediatrice culturale, nonché presidente della comunità pakistana del distretto di Carpi, ha dichiarato a mezzo stampa che ‘l’80% dei matrimoni all’interno della comunità pakistana sono combinati e di non sapere quando nella nostra comunità si smetterà con questi omicidi’;
– che la stessa Presidente della Comunità Pakistana ha descritto l’omicida come ‘molto attaccato alla religione, tanto da essere il primo a fondare un luogo di preghiera per islamici a Novi’.
ritenuto
– assolutamente grave ed inaccettabile il fatto che l’80% dei matrimoni all’interno della comunità pakistana di Carpi avvenga in aperta violazione dei principi di libertà;
– preoccupante che le ripetute denunce che la donna avrebbe avanzato ad associazioni locali e ai mediatori culturali prima di essere uccisa non siano sfociate in provvedimenti nei confronti dell’uomo autore delle violenze;
– grave che pur di fronte alla drammatica realtà emersa, il Sindaco del Comune di Novi di Modena ignorasse l’esistenza di una moschea non autorizzata realizzata e gestita dall’omicida;
– che le politiche sull’integrazione attuate dalla locale amministrazione comunale a favore delle comunità straniere ed in particolare di quella pakistana non abbiano assolutamente raggiunto gli obiettivi prestabiliti;
– inaccettabile che esistano sul nostro territorio comunità straniere, solo apparentemente integrate, nelle quali siano diffuse pratiche incompatibili con i principi ed i valori dello Stato democratico e della Costituzionale italiana;
INTERROGA
Il Presidente della Regione Vasco Errani per sapere:
1) come giudichi le dichiarazioni della presidente della comunità pakistana del distretto di Carpi, secondo la quale ‘l’80% dei matrimoni all’interno della comunità pakistana sono combinati’;
2) se la famiglia dove si è consumata la tragedia era seguita dai servizi sociali dell’Amministrazione comunale;
3) quali siano i soggetti pubblici e/o privati ai quali la vittima aveva denunciato le violenze e le costrizioni imposte dal marito, prima di essere uccisa;
4) come giudichi il fatto che le denunce rispetto alla condizione di sottomissione in cui vivevano la donna uccisa e la figlia fossero note ma non siano sfociate in interventi specifici;
5) se la Regione Emilia Romagna abbia finanziato progetti tesi all’integrazione sociale degli stranieri attuati nel comune di Novi di Modena e, in caso affermativo, a quanto ammontino le risorse stanziate e quali i soggetti beneficiari;
6) se, alla luce dei fatti descritti non ritenga di rivedere, anche in accordo con gli enti locali, le politiche per l’integrazione fino ad ora adottate dal Comune di Novi di Modena;
7) quali azioni intenda porre in essere per contrastare l’integralismo islamico diffuso sul nostro territorio, per contrastare la pratica dei matrimoni combinati e di altre usanze culturali e/o religiose inconciliabili con i principi ed i valori fondanti della nostra società
Andrea Leoni