Giuditta Pini, delegata dei Giovani democratici per l’Università e la Ricerca, replica al consigliere del Pdl Enrico Aimi che chiede le dimissioni dell’assessore Querzé per la sua partecipazione al corteo degli studenti. «Ho notato con dispiacere che il consigliere regionale Aimi questo venerdì non ha avuto niente di meglio da fare se non borbottare contro la manifestazione studentesca che si è svolta venerdì mattina, in contemporanea tutte le piazze italiane, a Modena. Deprime il fatto che il consigliere abbia sprecato l’ennesima occasione della sua vita per fare una critica costruttiva, con un comunicato stampa che assomiglia più al capriccio di un bimbo indispettito che all’analisi di un cinquantenne con cariche politiche. Capisco che sia difficile accettare la triste realtà che anche i ragazzi più piccoli, anche quelli cresciuti sotto il berlusconismo, hanno capito che il Pdl sta giocando a dadi con il loro futuro e sta perdendo.
Capisco che sia dura non riuscire a fare un’analisi più complessa rispetto al solito, trito commento “manifestano per non andare a scuola”, tuttavia mi meraviglio che Aimi si meravigli – mi consenta il bisticcio – dell’indignazione dell’assessore Querzè per i tagli alla scuola.
Visto che non credo che una persona di quell’età possa dire deliberatamente bugie, credo nella buona fede e nell’ignoranza sul tema di Aimi. Approfitto dell’occasione per informalo che il governo che lui sostiene sta attuando la più grande riduzione di risorse nei confronti della scuola, dell’università e della ricerca che il Paese abbia mai vissuto. Lo invito pertanto a un dibattito pubblico sul tema, per scoprire finalmente se è male informato o complice consapevole di questa politica».