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Finale Emilia: i 100 anni del Teatro Sociale

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Si apre sabato 23 ottobre, con l’inizio delle celebrazioni per il centenario, la nuova stagione del Teatro sociale di Finale Emilia che propone quest’anno un cartellone di nove appuntamenti tra prosa e musical e un programma domenicale dedicato alle famiglie e ai bambini.

Inaugurato il 19 ottobre 1910 con la “Manon Lescaut” di Puccini, il Teatro sociale festeggia i suoi primi cento anni da sabato 23 ottobre con una serata di musica lirica e prosa.  Una programmazione che cresce, commenta Elena Malaguti, assessore provinciale alla Cultura «grazie a un percorso che mette al centro il territorio e valorizza tutte le realtà cittadine». «Il nostro teatro è uno splendido gioiello – aggiunge Fernando Ferioli, assessore alla Cultura del Comune di Finale – e siamo felici di essere riusciti a mantenerlo vivo grazie alla partecipazione di tutti i finalesi». Sabato 30 ottobre, con Raul Cremona protagonista di “Hocus Pocus”, inaugura la stagione teatrale 2010/2011, curata dall’associazione culturale Michelangelo in collaborazione con il Comune di Finale Emilia e con il patrocinio della Provincia di Modena, che propone nove spettacoli tra i quali “Shylock. Il mercante di Venezia in prova” che andrà in scena il 21 novembre e vedrà sul palco Moni Ovadia e Shel Shapiro. Il programma della prosa prosegue il 25 novembre con lo spettacolo di Vito “Se perdo te 2” mentre l’11 dicembre Angela Finocchiaro sarà la protagonista di “Mai più soli” di Stefano Benni. Il 12 febbraio Giulio Casale proporrà il suo recital “La canzone di Nanda” dedicato a Nanda Pivano e il 4 marzo toccherà a “Il padre della sposa”. Tre i musical in cartellone: si comincia il 13 gennaio con “Hello Dolly” e la compagnia di Corrado Abbati, per proseguire con due produzioni della compagnia emiliana delle “Mo.Re” che porterà in scena “Urinetown” il 29 e il 30 gennaio e “Mamma mia” il 26 e 27 marzo. La campagna per i nuovi abbonamenti è aperta da giovedì 14 ottobre a mercoledì 20 ottobre alla biglietteria del teatro (tel. 0535 91350). Il programma domenicale di “A teatro con mamma e papà” prenderà il via il 31 ottobre con “Il brutto anatroccolo” e proseguirà domenica 28 novembre con “Giocagiocattolo”; domenica 26 dicembre con le “Fiabe di Natale” e il 9 gennaio con “Verdino e il pentolone degli gnomi”.

VOLUTO DA UNA SOCIETÀ DI CITTADINI ORA È DEL COMUNE

Il programma delle celebrazioni del centenario si apre sabato 23 ottobre con una serata tra musica e recitazione che vedrà alternarsi sul palcoscenico personalità e artisti finalesi: il pianista Lucio Diegoli, il mezzosoprano Monica Minarelli, i tenori Alessandro Ramin e Angelo Fiore, il baritono Franco Rossi, oltre agli artisti della Filodrammatica finalese e di Artinsiemeprevede. Tra le diverse iniziative in preparazione per il centenario anche la realizzazione del Museo del Teatro, un festival dedicato alla commedia dell’arte e diversi eventi espositivi. La prima citazione di un teatro a Finale Emilia risale già al 1567, era detto “Balladuro” e dedicato alle pubbliche danze. Nel 1687 fu costruito accanto alla Rocca un teatro comunale che rimase attivo per oltre due secoli e fu abbandonato nel 1899. L’idea del Teatro sociale nasce nell’ottobre del 1905 quando ricchi borghesi e famiglie nobili del paese diedero vita a una Società per la costruzione di un nuovo teatro il cui progetto fu affidato allo studio di ingegneria e architettura Giorni e Rognoni di Modena. I lavori, iniziati nel 1907 furono portati a termine nel 1910 e il 19 ottobre il teatro fu inaugurato. L’impianto rappresenta un compromesso progettuale che fonde la tradizione tipologica italiana (in particolare emiliana) del teatro a palchetti con quella francese delle gallerie a balconate continue. L’interno è a ferro di cavallo ed ha una capienza di cinquecento posti. Sulla facciata sono presenti decori in stile liberty, ripetuti internamente nelle pitture dei soffitti e delle pareti. Il nuovo teatro conobbe una vivace attività fino alle soglie del secondo conflitto mondiale. Negli anni successivi iniziò però un declino sempre più rapido, accelerato anche dal successivo adattamento a cinematografo, che portò alla chiusura nel 1984. Solamente un decennio dopo il Comune di Finale Emilia lo acquistò dando avvio a grandi lavori di ristrutturazione. Completato il recupero, il teatro fu di nuovo inaugurato il 20 gennaio 1996 con l’operetta “La vedova allegra”; da quel giorno ha continuato ad essere utilizzato, ospitando artisti di fama nazionale e internazionale.